Per fare un 6 al Superenalotto le probabilità di vincere sono di 1 su 622.614.630 giocate; come dire due volte gli abitanti, neonati compresi, degli Stati Uniti d’America e poco meno di quanti ne abbia l’Europa. Impossibile tranne per uno sporadico super fortunato che lo sbanca.
Se poi si gioca per centrare il “6 Stella” le probabilità sono astronomiche: una vincita ogni 56 miliardi di giocate, vale a dire circa dieci volte gli abitanti del pianeta Terra. Una chimera. Il Banco, come si dice, vince sempre, e… i “fessi” continuano a giocare e rendere legalmente ricchi Sisal (e lo Stato).
Le possibilità di centrare invece il 5 + 1 è di una possibilità su quasi 104 milioni di giocate mentre in cinque + uno stella è di una possibilità su 9 miliardi di schedine giocate. L’illusione di poter vincere spinge molti giocatori a recarsi in ricevitoria dove si può giocare a partire da un euro. Che si vuole sia una monetina, ma tanti euro moltiplicati milioni di giocate fanno miliardi di euro incassati ogni anno a fronte di vincite minimali, pochi milioni di euro distribuiti dalla dea bendata un solo giocatore.
Certo, poi le percentuali si abbassano quando si tratta di centrare un 4 da qualche centinaio fino a poche migliaia di euro. Le stime di Sisal per il 4 sono poi di una probabilità su 11.907 giocate, mentre per il 4 stella bisogna essere il super fortunato tra 1.071.626 di giocate. A scendere, dove in palio ci sono pochi euro, un gelato o una ricarica telefonica, le probabilità di vincere sono maggiori ma pur sempre difficile: qualche decina di migliaia a fronte di milioni e milioni di giocate.
“Questa volta non hai vinto. Superenalotto ti aspetta per il prossimo concorso. Ricorda sempre che è solo un gioco”, recita il messaggio che appare a chi controlla la schedina sul sito della Sisal. Un modo per dire, stai attento perché “il gioco può causare dipendenza”, ma al tempo stesso può comunque darti la felice illusione (solo l’illusione) di sognarti milionario…