Colpo di scena nell’omicidio Anna Carla Arecco, l’anziana di 81 anni uccisa a Genova. Adesso si cerca un pusher per il delitto. Lo ha indicato Pierluigi Bonfiglio – l’uomo di 34 anni che in un primo momento, durante l’interrogatorio, si era accusato del delitto.
“Venerdì sera – ha detto Bonfiglio – sono salito in casa della signora con un pusher. Mi sono fatto aprire la porta con una scusa. Lo spacciatore l’ha portata in casa mia e io sono rimasto nel suo appartamento per rubare perché dovevo pagarmi la droga. E’ stato lui a ucciderla con una spranga di ferro. Io non avevo intenzione di ucciderla”.
Bonfiglio ha detto di avere preso 30-40 euro e tre anelli. “Uno l’ho dato al pusher e gli altri due li ho rivenduti a un “compro oro” di via Balbi. Dopo che lo spacciatore ha ucciso la mia vicina, l’ho nascosta sotto il letto, non sapevo cosa fare. Ho cercato di ripulire in fretta per non far trovare le tracce di sangue a mia madre al suo ritorno a casa”.
Gli investigatori stanno vagliando il racconto di Bonfiglio e sono alla ricerca dell’arma del delitto. Si cercano anche le chiavi di casa della vittima. Secondo gli inquirenti sarebbero sparite e qualcuno è tornato nell’appartamento dell’anziana a cercare qualcosa nei giorni successivi visto che sono stati trovati i mobili spostati.
A scoprire il corpo senza vita dell’anziana e a dare l’allarme la madre di Bonfiglio mentre faceva le faccende di casa. La vittima risultava scomparsa da tre giorni e abitava al piano superiore.
Pierluigi Bonfiglio, 34 anni, è stato sottoposto a fermo da parte delle forze dell’ordine che lo ritengono l’autore del delitto. E’ accusato di omicidio, rapina e occultamento di cadavere.
Secondo quanto ricostruito in un primo momento, il 34enne, ex cuoco disoccupato, avrebbe ucciso l’anziana a scopo di rapina con colpi di un un oggetto contundente. La vittima abitava in uno stabile via Lagaccio a Genova, al piano sopra a quello di Bonfiglio. Dalla cassaforte dell’abitazione dell’anziana sono spariti gioielli e denaro.
Bonfiglio per spiegare il ritrovamento del cadavere della donna sotto il letto della sua camera aveva detto che era stata uccisa da uno straniero di colore, senza però riuscire a fornire notizie utili ad identificarlo. Poi, dopo che avrebbe fatto le prime ammissioni, ha ritrattato attribuendo le responsabilità al pusher.