di SARA CUNIAL *
Il 17 novembre AdnKronos pubblica un articolo dove si riporta che l’Eurodeputato Giarrusso ha ricevuto donazioni da Carmela Vitter, moglie di Piero di Lorenzo, titolare, amministratore delegato e presidente della IRBM di Pomezia.
Lo potete leggere qui (oppure quì).
L’IRBM è un’azienda italiana specializzata nel trattamento degli adenovirus depotenziati da usare come vettori per introdurre nell’organismo proteine virali capaci di stimolare la reazione immunitaria. Quest’azienda oggi sta collaborando con AstraZeneca nella produzione del vaccino Covid.
Ma non solo, già il il 7 febbraio scorso, dopo cioè poco meno di un mese dall’inizio della cosiddetta emergenza, Irbm-Advent e Jenner Institute dell’università di Oxford (Regno Unito) hanno stipulato un contratto per produrre il primo lotto del nuovo vaccino contro il coronavirus. Ne ho parlato in diverse interrogazioni
Giarrusso non è l’unico del resto ad aver preso soldi da una società che oggi si sta arricchendo considerevolmente grazie alla gestione politica di quel che sta succedendo. Lui stesso, per difendersi ha dichiarato che ha accettato il denaro solo dopo aver saputo che nel 2018 la stessa Ferrucci ha finanziato allo stesso modo la campagna elettorale di tutto il M5S! Evviva!
Sarà forse per questo che addirittura, il 13 marzo 2020, quando ancora non si sapeva nulla, l’Eurodeputato Giarrusso scriveva su Facebook: “In Italia abbiamo grandi eccellenze. Fra queste l’Istituto IRBM di Pomezia, che mi auguro possa davvero scrivere una pagina di storia e aiutare l’intera umanità in questo momento difficile”, in riferimento al vaccino in studio con Astrazeneca?
Sarà per i lauti finanziamenti che il M5S ha fatto una così sfacciata giravolta sul tema vaccini? Dal locale, (per esempio il M5S di Pomezia che in giugno già ringraziava ringrazia IRBM per aver portato il nome del paese all’attenzione del mondo intero) al nazionale. Non dimentichiamo, infatti, che Beppe Grillo in primis e il M5S poi, fino al 2017 sono sempre stati convinti sostenitori della libertà di scelta.
E poi cos’è successo?
Addirittura l’ex Ministra Giulia Grillo dopo essersi battuta strenuamente in aula contro la Lorenzin, il 19 gennaio 2019, ha dichiarato che “vaccinarsi è fondamentale. L’obbligatorietà la decide la politica in base alla situazione epidemiologica”, affermando più tardi i risultati positivi dello stesso Decreto da lei osteggiato.
Il 30 ottobre 2020, Andrea Tosatto, attivista del M5S della prima ora, pubblica un audio integrale di Eva Reali, referente del tavolo sanità del M5S della toscana nel 2013-2014.
(Il video di Andrea Tosatto con l’audio di Eva Reali, l’attivista deceduta per tumore che denunciò presunte collusioni di appartenenti al M5s, ndr)
In quest’audio lei denuncia di aver ricevuto un tentativo di avvicinamento per partecipare ad un incontro sulla riforma internazionale del sistema sanitario vaccinale. Dalle sue dichiarazioni risulterebbe coinvolto in questo progetto Walter Ricciardi.
All’incontro parteciparono anche l’On. Fraccaro e Pitruzzella, già presidente dell’autorità Antitrust. Eva dichiara di aver riportato in una mail a Beppe Grillo, la descrizione del sistema di collusione e di come fossero stati avvicinati anche la Deputata Chiara Gagnarli e il Deputato Massimo Baroni, i quali però, al contrario dell’Ex Ministro Giulia Grillo, sembra non abbiano dato seguito alle richieste.
Eva Reali dichiara altresì che questo gruppo internazionale era disposto ad aiutare il M5S nella riforma sanitaria Italiana. Gli attacchi a Tosatto, per quello che ha denunciato, tutt’ora si sprecano. Mentre l’oggetto della denuncia è finito nel dimenticatoio, con buona pace della lotta sul conflitto d’interesse portata avanti da sempre dal fu M5S.
Alla faccia dell’onestà. I conflitti d’interesse all’interno del Movimento e di tutto il Parlamento ormai sono spudorati e spropositati.
Che dire, per esempio, degli interessi della Ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano? Da una recente inchiesta de ‘La Verità’, risulta che la Pisano è in palese conflitto d’interessi per quel che concerne l’Istituto pediatrico Giannina Gaslini di Genova. Un progetto denominato “Ospedale Diffuso e Altamente Connesso” che vede l’integrazione tra telemedicina, intelligenza artificiale e robotica, realizzato – come si legge nella nota dell’ufficio stampa del nosocomio ligure – “sfruttando la capillarità della rete in fibra ottica posata da Open Fiber”.
Secondo quanto riporta il giornale “la società che si occuperà di questo progetto è la Fibering, una start up nata nel 2014. Questa azienda è presieduta da Enrico Toledo, che è il fratello di Marco Toledo, il marito della ministra”. Leggi
O ancora…
È di due giorni fa la notizia uscita dal quotidiano ‘Il Riformista’ che, analizzando i bilanci della Casaleggio Associati, la società diretta da Davide, il figlio del fondatore del M5S, Gianroberto, ha riportato un maxi-finanziamento di 2,4 milioni di euro in consulenze, dal 2017 all’ottobre 2020, dalla multinazionale americana PhilipMorris. Ma non solo. Tra il 2017 e il 2018, secondo il ‘Fatto Quotidiano’, sono state diverse le aziende ad aver siglato contratti di consulenza con la Casaleggio, come Moby e Lottomatica.
Com’è risaputo, tra queste multinazionali, lo scambio di dirigenti e d’interessi non si conta. È il caso, per dirne uno, di Gabriella Porcelli, avvocato e dirigente d’azienda industriale, nuovo membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Terna. Già Senior Counsel di Philip Morris, Vice-Direttore Affari Legali di Pfizer Italia e global general counsel nientepopodimeno di Tap. Per la serie: com’è piccolo il mondo.
Del resto, ormai, i conflitti d’interesse si muovono a due gambe attraverso “hub intellettuali”, organizzazioni e associazioni che puntano a bypassare il controllo democratico, vere e proprie lobby nelle quali si decidono le cose e da cui recuperare le teste che via via servono ai vari scopi.
Avete mai sentito parlare di Diplomatia? Un’Associazione “unica nel suo genere che svolge finalità di carattere istituzionale e di rilevanza internazionale” della quale fanno parte il Ministro degli Affari Esteri, dell’Ambiente, dei Beni e Attività Culturali, della Difesa, dell’Economia e Finanze, dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti, di questo governo.
La sua mission – si legge nel sito – è quella di favorire incontri diretti e informali al massimo livello per stabilire un dialogo costruttivo su temi di rilevante attualità, incentivando occasioni di sinergie, di accordi produttivi e di proficuo lavoro. Al suo interno vi sono aziende pubbliche e private o a partecipazione pubblica, nonché banche, e tra i soci istituzionali molte ambasciate straniere in Italia.
Ma di più non si può sapere. Sul sito istituzionale dell’associazione non è pubblicato lo statuto. Sui siti istituzionali dei ministeri, dei ministri interrogati, non risultano informazioni a riguardo della partecipazione degli stessi a tale associazione.
Diplomatia risulta inoltre gemellata con l’associazione Canova Club che ha come attività principale “Il Cenacolo dei 30” ovvero un gruppo ristretto dello stesso Club composto da rappresentanti del mondo imprenditoriale, finanziario, bancario, accademico, istituzionale e culturale, i cui nominativi non sono pubblici. Il gruppo si riunisce una volta al mese per discutere di “argomenti di grande impegno e interesse per il Paese”, insieme a “qualificati attori della vita politica, sociale ed economica italiana”.
In queste occasioni, chi ha funzioni pubbliche e politiche, dirigenziali di aziende pubbliche o di gruppi bancari che hanno relazioni dirette nell’acquisto di titoli di stato nelle aste pubbliche del MEF, si incontra e prende decisioni che poi vengono invece portate all’attenzione della politica solo in una fase di ratifica. Dunque in riunioni provate di cui si sa poco o nulla, ma i cui soggetti partecipanti hanno anche cariche pubbliche, si discutono questioni politiche di carattere pubblico, senza considerare l’iter democratico.
Ne ho chiesto conto agli interessati tramite interrogazione
Così come ho chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri se è a conoscenza dei fatti sopra esposti in merito alla questione vaccini e, in caso, come pensa di affrontare, alla luce di questi dati, la situazione attuale relativa alla produzione del vaccino Astrazeneca prodotto in collaborazione con IRBM.
Qui l’interrogazione per intero”
* Parlamentare della Repubblica (Gruppo Misto)