Un folto gruppo di manifestanti ha assaltato nella notte il parlamento del Paraguay, ad Asuncion, la capitale del Paese. Il bilancio è di almeno un morto e diversi feriti, tra cui deputati. Le proteste dei manifestanti sono contro un progetto di riforma costituzionale che permetterebbe la rielezione di presidenti ed ex presidenti.
Centinaia di persone sono riuscite a entrare nella sede del Parlamento già presidiata dalla polizia dopo le prime avvisaglie. Le forze di sicurezza in tenuta antisommossa hanno caricato i manifestanti usando gli idranti e i fucili a pallettoni per cercare di disperdere la folla inferocita che ha lanciato di tutto contro la polizia, bottiglie, pietre e oggetti di ogni genere.
Una volta superati i cancelli di protezione del parlamento dove i manifestanti hanno dato fuoco ad alcune aree. E’ caos. Il capo del partito liberale all’opposizione, Efrain Alegre, ha detto che un giovane è rimasto ucciso negli scontri, mentre diverse altre persone, tra cui alcuni politici, sono rimaste ferite.
La protesta è scoppiata dopo che si è diffusa la notizia che 25 senatori pro governativi e dell’opposizione hanno svolto una “sessione parallela” della Camera alta nella quale hanno approvato all’unanimità la riforma costituzionale, dopo aver modificato il regolamento, che prevedeva una maggioranza di almeno 30 voti per poterla portare a termine. Una riforma indigesta che ha portato i manifestanti a protestare nelle forme più violente.