In tre erano evasi sabato scorso dal carcere di massima sicurezza di Favignana, nel più classico delle fughe cinematografiche: segando le sbarre e calandosi con le lenzuola fuori dalle mura di cinta.
A distanza di qualche giorno sono però stati catturati da carabinieri e polizia penitenziaria, che gli stavano dando la caccia in lungo e in largo per l’isola dell’arcipelago Egadi, in Sicilia, a 7 chilometri dalle coste di Trapani e Marsala.
L’ergastolano Adriano Avolese, Massimo Mangione, Giuseppe Scardino condannati rispettivamente a 12 e 15 anni per svariati reati, sono stati acciuffati nella notte dopo un imponente dispiegamento di forze. I tre, secondo quanto ricostruito, stavano tentando di lasciare l’isola utilizzando un gommone rubato.
A bloccarli, grazie a una serie di controlli mirati che erano stati predisposti dal comando provinciale dei carabinieri, è stata una pattuglia composta da quattro militari dell’arma che li hanno sorpresi nei pressi del porto. Uno dei tre, Massimo Mangione, è riuscito a darsi nuovamente alla fuga lanciandosi in mare. A questo punto sono state mobilitate tutte le forze dell’ordine presenti sull’isola, comprese le motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto che hanno illuminato il tratto di mare.
Dopo avere riguadagnato la riva Mangione ha cercato di allontanarsi a piedi ma è stato catturato dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria che hanno seguito le tracce lasciate sul terreno dagli indumenti bagnati. I tre detenuti sono stati quindi trasferiti da Favignana a bordo di una motovedetta.
L’ergastolano Adriano Avolese, che deve scontare una condanna per omicidio, Giuseppe Scardino, condannato a 15 anni per una serie di rapine e per il tentativo di omicidio di un poliziotto, e il suo complice Massimo Mangione, condannato a 12 anni e otto mesi per gli stessi reati si trovano adesso nella caserma del comando dei carabinieri di Trapani.