La procura di Napoli ha chiesto una misura interdittiva nei confronti del generale della Guardia di finanza, Giuseppe Mango, comandante interregionale in Veneto.
L’ipotesi di reato formulata dai magistrati è di violazione del segreto di ufficio in relazione a una fuga di notizie. L’inchiesta è condotta dai magistrati della Dda di Napoli, il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e il pm Fabrizio Vanorio.
L’interrogatorio dell’ufficiale della Gdf, oggi comandante interregionale delle Fiamme Gialle del Veneto, è stato fissato per martedì prossimo. L’ipotesi di violazione di segreto si riferisce ad una informazione riservata che l’ufficiale della Guardia di Finanza avrebbe dato ad un avvocato suo amico riguardo ad un’indagine in corso su imprenditori finiti sotto inchiesta per presunti affari con la camorra. Il penalista, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, avrebbe a sua volta rivelato queste informazioni a un suo cliente, ma era stato captato dalla Dda di Napoli con delle cimici.
Il generale Mango avrebbe redarguito il penalista, rimproverandogli che la procura era a conoscenza della violazione del segreto per via di intercettazioni ambientali. Per questo i magistrati partenopei ipotizzano a carico di Mango il reato di rivelazione dolosa del segreto.
Il generale Mango, come prevede la procedura per l’applicazione delle misure interdittive, dovrà essere sentito dai pm prima dell’eventuale adozione del provvedimento da parte del Gip.