Si è svolto nel carcere di Regina Coeli a Roma l’interrogatorio di garanzia per Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano arrestato per corruzione nella vicenda Consip. Romeo si è avvalso della facoltà di non rispondere. I difensori di Romeo hanno depositato una memoria.
Dalle affermazioni dei difensori dell’imprenditore Alfredo Romeo “prendiamo atto, ma non con stupore, che è arrivata la prima conferma alle dichiarazioni del dottor Tiziano Renzi, il quale interrogato dai magistrati, ha risolutamente negato la sua presenza in qualsivoglia bettola e di aver mai conosciuto l’avvocato Romeo”. Così il difensore di Tiziano Renzi, avvocato Federico Bagattini di Firenze, commenta quanto dichiarato stamani dai legali dell’imprenditore napoletano arrestato nell’inchiesta Consip. Stamani i difensori di Romeo hanno riferito che il loro assistito non ha mai incontrato Tiziano Renzi o altre persone direttamente legate al circuito di relazioni riconducibili all’ex premier Matteo Renzi.
“Nell’aprile scorso Alfredo Romeo ha presentato in Consip un esposto in cui venivano descritti i suoi rapporti e il meccanismo con cui venivano affidati gli appalti, lui fu danneggiato. Quell’esposto fu inviato per conoscenza anche all’Anac e all’Antitrust”. Lo afferma l’avvocato Giovanni Battista Vignola uscendo dal carcere di Regina Coeli, al termine dell’interrogatorio di garanzia. “L’incartamento è stato inviato ai pm di Napoli tre mesi fa e a quelli di Roma venti giorni fa”, ha aggiunto.
“Romeo non era un privilegiato, ma in Consip era un emarginato. Altro che corruttore, lui è stato fregato più volte”, ha affermato l’avvocato Battista Vignola.
I legali dell’imprenditore campano annunciano che presenteranno “una istanza di revoca della misura cautelare basata su diversi aspetti che lasciano dubitare sulla validità e l’utilizzabilità di molti aspetti processuali, sia per quanto riguarda la durata delle indagini sia per la modalità di acquisizione della prova per quello che riguarda le intercettazioni e la ricostruzione dei documenti attribuiti a Romeo, come i pizzini, sui cui a nostro avviso non sono state rispettate le regole previste dal codice di procedura penale”.
In precedenza gli avvocati difensori di Romeo entrando nel carcere di Regina Coeli hanno affermato: “Il nostro assistito afferma di non aver mai dato soldi a nessuno e di non avere mai incontrato Tiziano Renzi o gente legata all’entourage dell’ex presidente del Consiglio”.
Cantone: importante tenerla lontana da scandali – La Consip? “Ritengo – risponde il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, a margine di un seminario a Pompei (Napoli) – che sia uno strumento indispensabile per la politica degli appalti del Paese. E proprio per questo bisogna fare di tutto affinché sia tenuta lontana dagli scandali. Noi dell’Autorita Anticorruzione ci siamo fatti le nostre idee, e riteniamo che certi lotti non vadano costruiti in un certo modo, proprio per evitare certe problematiche”.