Via, da oggi 6 marzo, alla presentazione delle domande per il Reddito di cittadinanza (o pensione di cittadinanza). Le domande è possibile presentarle, già scaricate, stampate e compilate, presso i Centri di assistenza fiscale (Caf), gli Uffici postali oppure telematicamente sul sito del Ministero del Lavoro www.redditodicittadinanza.gov.it. In quest’ultimo caso va compilato online.
Dopo essersi autenticati con lo SPID (identità digitale rilasciata da un provider: PosteID è uno di questi), si può rispondere a tutti i quesiti, barrare le caselle di accettazione delle clausole e il gioco è fatto. Il sistema automaticamente assegnerà un numero di pratica. Non c’è bisogno di allegare nulla. Sarà la piattaforma ad associare il nominativo del richiedente al DSU/ISEE dell’Inps.
Coloro che non hanno la dimestichezza di farsi uno “Spid”, possono andare alle Poste o presso i Caf e lì presentare l’istanza. In questi casi si troveranno code ma non c’è da allarmarsi: inutile affollare gli uffici, poiché fanno sapere dal Ministero, c’è tempo fino a fine mese per presentare le domande e così dopo il sesto giorno di ogni mese (ovviamente per chi ha già presentato la documentazione non deve più rifarlo mese per mese, ndr). In ogni caso alle Poste si procede in ordine alfabetico. In ogni ufficio si troveranno indicazioni.
Chi presenta prima la domanda dovrà attendere sempre fine aprile, inizio maggio per vedersi riconosciuto il primo pagamento (sempre che tutto vada a buon fine).
Esulta Di Maio: “E’ una rivoluzione”
Sul reddito di cittadinanza “oggi manteniamo una promessa, lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese e dei temi politici. Da oggi 5 milioni di persone potranno potenzialmente accedere” a questa misura. Così il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, a Rtl: “E’ una rivoluzione. Ci ho lavorato tanto”, sottolinea. Voglio assumere 6 mila persone a livello centrale come ministero e mandarle in tutte le regioni nei prossimi mesi per sopperire alle carenze dei centri per l’impiego mentre le regioni fanno i concorsi. Poi saranno assorbiti con concorso a livello regionale”. Lo afferma Di Maio parlando del navigator. L’obiettivo, spiega, è l’accordo con le Regioni.