Una piazza San Giovanni piena di famiglie, ragazzi e bambini e molti preti e suore ha detto “no” alla “teoria gender” e al ddl Cirinnà”.
“Siamo u milione”, dicono gli organizzatori ma nessuno si sbilancia su quella che è comunque stata una grande manifestazione di piazza per la famiglia naturale e contro nozze gay e unioni civili tra persone dello stesso sesso. Il “Family Day” è riuscito oltre ogni aspettativa, raccogliendo centinaia di migliaia di persone per unirsi al coro di chi è contrario al “mutamento antropologico” della specie umana, è stato detto.
“No al gender nelle scuole”, era scritto su un grande striscione sul palco di piazza san Giovanni e, tra tanti interventi, viene mixato un passaggio di Papa Francesco che parla della famiglia fatta di uomo e donna. Anche una lettera di monsignor Paglia, trova il plauso convinto della piazza. Alla manifestazione, che non ha insegne di partito e vede la Chiesa defilata, hanno aderito varie organizzazioni del mondo islamico, confessionali, cristiane e di altre sedi. Da segnalare l’adesione del rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni.
“Rigettiamo con forza – ha spiegato il professor Massimo Gandolfini, portavoce del comitato organizzatore – il tentativo di infiltrare nelle scuole, di ogni ordine e grado, progetti educativi e, con il pretesto del legittimo contrasto al bullismo, mirano alla destrutturazione dell’identità sessuale dei bambini”.
“Teorie senza basi scientifiche, definite dallo stesso Papa Francesco “un errore della mente umana”, che hanno lo scopo dichiarato di rompere ogni corrispondenza tra l’identità sessuale e biologica e la strutturazione della personalità, e che di conseguenza disorientano i nostri figli e nipoti fin dalla scuola dell’infanzia modificando la stessa antropologia umana”.
![Due ragazzi al Family Day con le magliette. Quela naturale è una vera famiglia](http://www.secondopianonews.it/wp-content/uploads/2015/06/Due-ragazzi-al-Family-Day-con-le-magliette.-Quela-naturale-è-una-vera-famiglia.jpg)
Ad avviso di Gandolfini “potevamo scegliere altri luoghi di aggregazione presenti nella città di Roma ma la nostra sfida è stata di riempire piazza San Giovanni con centinaia di migliaia di famiglie che sono giunte da ogni parte d’Italia, per proteggere l’innocenza dei bambini e il loro diritto ad avere un padre ed una madre e per ribadire la più netta contrarietà ad ogni tentativo di cambiare la nostra bella Costituzione, equiparando le convivenze omosessuali al matrimonio”.
“Il primo aspetto di questa iniziativa – ha spiegato ancora Gandolfini – è stato lo slittamento alla prossima settimana del parere del Governo sul ddl Cirinnà dopo il quale partirà la discussione di duemila emendamenti. Noi vogliamo intervenire prima che il Parlamento legiferi, perché le esperienze di Francia e Spagna dimostrano che la protesta successiva alla promulgazione di leggi sbagliate, pur avendo un grande valore simbolico non portano ad un risultato concreto. Da qui – ha concluso – ci auguriamo un cambiamento da questa carica popolare e mobilitazione dal basso”.
In piazza per la #famiglia #insieme a tante famiglie. Un popolo che testimonia una vita in positivo. #familyday pic.twitter.com/UQJShCMIGu
— Maurizio Lupi (@Maurizio_Lupi) 20 Giugno 2015
Maurizio Lupi capogruppo di Ncd alla Camera ha detto che “il Family Day vuol dire anche riconoscere il diritto/dovere delle famiglie all’educazione dei figli. No a colonizzazione ideologica gender. Dire che un bambino ha diritto ad avere un papà e una mamma non discrimina nessuno, afferma il valore su cui nasce ogni società”, coclude Lupi su Twitter replicando alle organizzazioni che sono a favore delle nozze gay.