Il via alla vaccinazione intensiva per la meningite di “C” per circa un milione di toscani residenti nell’area compresa tra Firenze, Prato e Pistoia, sarà possibile solo quando saranno reperiti, anche nei mercati extraeuropei, le dosi necessarie, e comunque dopo la delibera che deve essere predisposta della Regione Toscana. Si calcola serviranno 5 mesi per vaccinare il 70% della popolazione.
Il telefono continua a squillare per le prenotazioni. Per il momento, spiegano all’Asl, la procedura non è cambiata: vengono vaccinati gratuitamente tutti i cittadini di età compresa tra 18 e 45 anni, come era stato deciso in precedenza, e per i quali le dosi erano già state trovate. I tecnici sono invece a lavoro per preparare la vaccinazione intensiva, e sarebbero già pronti accordi ulteriori con i medici di famiglia e i pediatri, che avrebbero dato la loro disponibilità.
Certamente verranno adottate misure straordinarie come l’apertura di tutti i centri di prelievo nelle ore pomeridiane e magari effettuati programmi straordinari come la disponibilità di medici nelle giornate festive. Per l’indagine epidemiologica sulla meningite in Toscana, “cominceremo entro questa settimana a fare i tamponi perché prima, avevamo bisogno, dell’autorizzazione del comitato etico che dovremmo avere domani”, ha spiegato l’assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi. “I tamponi – ha spiegato – sono prelievi faringei, che vengono fatti ai vaccinati, alle persone malate e a coloro che vi sono entrati in contatto, per svolgere un’analisi approfondita sulle cause epidemiologiche di questo batterio. Contiamo nel giro di un mese di iniziare ad avere un campione interessante”.
“Stiamo agendo perché i focolai di meningite non si spostino dalla particolare area della Toscana” dove sono rilevati e “per risolvere la situazione anche in quest’area”. Ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi. “Non possiamo parlare di epidemia – ha detto – ma certamente i casi di meningite si stanno concentrando in modo non normale in questa zona”. Riferendosi quindi alla vaccinazione contro il meningococco C, Ricciardi ha ribadito come la vaccinazione contro la meningite sia “assolutamente sicura” e, sia pure non obbligatoria, rappresenti “un obbligo morale e scientifico” (Ansa)