Per le elezioni del 4 marzo sono stati depositati al Viminale 98 simboli di partito. Tra gli ultimi quelli di “Italia dei diritti”, Pd e Fratelli d’Italia. Il termine è scaduto alle ore 16 di domenica. Tra 48 ore il ministero deciderà sull’ammissione. Entro la prossima settimana dovranno essere depositate le liste dei candidati nel proporzionale e i nomi di quelli nei collegi uninominali di Camera e Senato.
In tutto i cartoncini nelle bacheche al piano terra sono 104 contando anche i doppioni presentati per le minoranze linguistiche e il non depositato. La prima lista a depositare il contrassegno è stata il “Maie”. Ci sono “Casapound Italia”, Destre unite, Pli e Democrazia Cristiana. Poi ancora Liberi e Uguali, Fronte verde, Pensionati consumatori, Riscatto nazionale, Civica popolare Lorenzin.
Per la sola circoscrizione Lazio del Senato, c’è la lista di Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice irremovibilmente candidato alla Regione. La scelta di Pirozzi sta mandando in tilt il centrodestra. C’è anche Vittorio Sgarbi col suo “Rinascimento”, mentre Irene Pivetti propone “Italia Madre”; mentre “Lista del Popolo per la Costituzione” è la formazione di Antonio Ingroia.
Oltre ai partiti più grandi, le liste si moltiplicano. Si va da “Movimento mamme del mondo” a “W la fisica”, dal “Movimento dei Poeti d’azione” al “Sacro Romano impero cattolico”.E ancora “M.T.N.P.P. Mov. Tec. Naz. Pop. Pace” o la Confederazione Grande Nord. C’è anche la “Sinistra rivoluzionaria” e quello dei “Forconi”.
Per i collegi esteri di Camera e Senato è stato poi depositato un simbolo di coalizione di Lega Nord, Fi e FdI con i cognomi di Salvini, Berlusconi e Meloni indicati nel tondo. Presenti anche, fra gli altri, AmerItalia, Free Flights to Italy e Insieme skupaj.