
Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza a Messina. Per il nuovo bypass, sarà coinvolto l’Esercito, come aveva anticipato il ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Il primo bypass che collegava l’acquedotto dell’Alcantara, all’altezza di Forza D’Agrò (Me), con quello di Fiumefreddo, si è rotto causa frane. L’intervento d’emergenza riforniva con 300 litri al secondo la città di Messina, ha spiegato il capo del Genio Civile, Leonardo Santoro. Ne sarà realizzato un altro.
Al proposito l’Azienda municipalizzata (Amam), società che si occupa della fornitura idrica a Messina, presenterà domenica prossima al Prefetto il piano d’intervento per la realizzazione della nuova canalizzazione, in aggiunta a quello che oggi si è rotto, tra l’acquedotto dell’Alcantara e quello di Fiumefreddo. Il piano coinvolge il genio militare dell’Esercito. L’Esercito si prepara comunque a intervenire nella zona dello smottamento, a Calatabiano.
“L’attivazione delle forze armate a Messina – spiega il ministro Roberta Pinotti al termine del Cdm – è avvenuta poche ore dopo che siamo stati avvisati, con un primo intervento delle 4 autobotti dell’esercito e poi con una nave porta-acqua. Per l’acquedotto – ha aggiunto la titolare della Difesa – i nostri ingegneri sono in contatto con la protezione civile e c’è la massima disponibilità”.
I tempi previsti per la realizzazione del nuovo bypass dovrebbero essere brevi. Lungo un chilometro, lunghezza necessaria per bypassare il punto di rottura nella condotta di Fiumefreddo, con la nuova condotta dovrebbe anche aumentare la portata dell’acqua.
“Il lavoro verrà realizzato grazie a una ditta di Brescia che utilizza un materiale tedesco di ultima generazione, che è flessibile”, spiega all’Ansa il capo dell’ufficio, Leonardo Santoro, dopo un sopralluogo con tecnici dell’Amam, della Protezione civile e dell’esercito. “Con questo collegamento – aggiunge – che comunque sarà esteso perché si deve aggirare la collina, si riuscirà a risparmiare sui tempi”.