Raffaele Fitto dopo l’insanabile frattura con Forza Italia e Silvio Berlusconi lancia l’Associazione Conservatori e Riformisti, una prima pietra su quella che potrà essere una nuova casa per il Centrodestra. Un contenitore basato “sui contenuti e su regole definite”, che individui il suo leader attraverso “le primarie”. Ma per Fitto “non è questo il momento di dar vita a nuovi gruppi parlamentari, fuoriuscendo da quelli di Forza Italia: “per noi questo è l’ultimo dei problemi”, sottolinea l’europarlamentare in conferenza stampa. “Se si andrà a votare nel 2018, l’unica prospettiva che può interpretare questa legge elettorale sono le primarie”, afferma l’ex ministro.
“Abbiamo costituito – spiega Fitto – un’associazione che si chiama Conservatori e Riformisti e che si ispira al gruppo del Parlamento europeo. Siamo già stati dal notaio. “Ci ispiriamo – prosegue – al gruppo europeo dei Conservatori e riformisti e aderiamo alla “Fondazione New direction”. Abbiamo avviato un percorso, formulando anche una richiesta di ingresso al nuovo gruppo europeo e ora attendiamo la valutazione e l’approvazione”. Il che significa abbandonare il Partito popolare europeo nel cui gruppo, a Strasburgo, siede Forza Italia.
Sui numeri, che in politica pure contano qualcosa, Fitto ai giornalisti risponde: “E’ una partita che non si gioca con un parlamentare in più o in meno ma si muove in una prospettiva politica”. Poi ironizza: “Dica trentatré…”, risponde a chi gli chiede se i parlamentari che hanno aderito sono gli stessi che qualche tempo fa hanno firmato una lettera a sostegno di Cameron. “Comunque – aggiunge – non lo so”. Troppo presto anche per il simbolo: “No, non lo abbiamo. E’ solo un’associazione, lo vedremo dopo”. “Se le elezioni saranno nel 2018 – ha detto ancora – è indispensabile che il centrodestra, alternativo al centrosinistra, si organizzi per fare delle primarie sui contenuti e sugli uomini”.
“Dobbiamo avere il coraggio di guardare al futuro – Raffaele Fitto – ed è necessario dare rappresentanza a una larga fetta di cittadini mettendo in campo un centrodestra che sia attento al confronto sui contenuti e le regole. Tra Salvini e Renzi c’è uno spazio molto ampio”, dice sottolineando come in Europa “non non stiamo né con la Merkel, né con la Le Pen”.
“Siamo pronti a un confronto con tutti coloro che vogliono condividere un’alternativa a Renzi e al suo governo. Gli eccessi – dice Fitto – sono un errore: è un errore supportare Renzi ma un errore passare dal supporto alle critiche. Noi proponiamo un’alternativa”, afferma lasciando spazio a chi come i “dissidenti” di Forza Italia tipo Denis Verdini volesse approdare nella sua realtà politica. “Può aderire chiunque lo riterrà utile, non sta a noi dare patenti”, ha concluso Fitto.
Bisognerà capire ora le mosse di Berlusconi, ma i più informati ritengono che il cavaliere abbia rimandato la “resa dei conti” a dopo le elezioni regionali. Non sono pochi gli azzurri che si chiedono se i cosiddetti “33” possano essere compatibili con la permanenza nei gruppi parlamentari di Fi. Probabilmente, Fitto avrà costituito l’assoziazione ora per prepararsi ad una eventuale offensiva del cavaliere dopo maggio. E l’unica cosa che vorrebbe evitare l’europarlamentare è la plateale “cacciata” che subì Fini, fermo restando che la scissione è già nei fatti.