15 Novembre 2025

Francia, sul bilancio sfiduciato il governo Bayrou. Macron sempre più debole

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Cade in Francia il governo Bayrou. Il Primo Ministro è stato sfiduciato a larga maggioranza con 364 deputati dell’Assemblea Nazionale che hanno votato contro di lui. A favore hanno votato 194 parlamentari. Quindici gli astenuti.

Il presidente francese “Emmanuel Macron ha preso atto” del risultato del voto ai sensi dell’articolo 49-1 della Costituzione” e ha fatto sapere con un comunicato che “riceverà il primo ministro François Bayrou per accettare le dimissioni del suo governo”, dopo meno di nove mesi di mandato. Il suo successore sarà nominato “nei prossimi giorni”.

Le parole del premier
“Avete il potere di rovesciare il governo”, ma non “di cancellare la realtà”: il “peso” del debito è diventato “insopportabile” e rappresenta una minaccia “mortale” per la nazione, aveva dichiarato Bayrou aprendo il suo intervento davanti all’Assemblea nazionale. “C’è quindi un solo modo per il nostro Paese di uscire da questa situazione oggi”, ha aggiunto il Primo Ministro, citando il Generale de Gaulle e l’ex Primo Ministro socialista, Pierre Mendès-France. “L’unione delle forze che annunciano che uniranno i propri voti per far cadere il governo è il caos che si prepara per la Francia – ha avvertito – Ciò che conta qui è la coscienza personale di ciascuno”.

Bayrou ha confermando la scelta fatta di chiamare il voto di fiducia sulla legge di bilancio: “Questa prova di verità, con il consenso del presidente della Repubblica, l’ho voluta”. “Il rischio maggiore consisteva nel non prenderne alcuno, di fare politica come sempre”, ha aggiunto, citando “la questione storica” dell’indebitamento dello stato. “La Francia – ha ricordato – non ha un bilancio in pareggio da 51 anni”. “Spendiamo senza mai voltarci a guardare indietro”, ha lamentato, per poi mettere in guardia: “Siamo in pericolo di vita”.

Bayrou torna sulla metafora marittima per parlare del debito pubblico della Francia: “Mi viene detto, ‘vuole correre troppo, la barca è ancora a galla, non dobbiamo disturbare i passeggeri e l’equipaggio'”, ha affermato. “Ma se vogliamo salvare la nave, dobbiamo agire senza indugio. Ciò richiede solo la mobilitazione di tutti e uno sforzo moderato da parte di ciascuno, a patto che si agisca in tempo”, esorta il capo del governo.

“La sottomissione al debito è come la sottomissione attraverso la forza militare. Sottomessi dalle armi, o sottomessi dai nostri creditori a causa di un debito che ci opprime, in entrambi i casi perdiamo la nostra libertà”.

Le reazioni
“Bayrou è caduto. Vittoria e respiro di sollievo del popolo. Macron ora è in prima linea di fronte al popolo. Anche lui deve partire”.,, afferma il leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon.

“Il signor Bayrou voleva l’ora della verità, credo che ce l’abbia”: le parole di Mathilde Panot, capogruppo di La France Insoumise. “Già domani – ha poi annunciato – il nostro movimento depositerà una mozione di destituzione contro Emmanuel Macron”.

Le Pen: “Sciogliere il Parlamento non è un’opzione ma un obbligo” per Macron.

“Un presidente – spiega la leader di RN – non sbaglia mai a sottoporsi al popolo”, ha scandito nel suo intervento all’Assemblea Nazionale Le Pen sottolineando che “lo scioglimento non è un capriccio. Ma una leva istituzionale per sbloccare le situazioni di stallo e consentire alla democrazia di funzionare”.

Pronta con il suo partito, in pole nei sondaggi, ad “accettare il verdetto delle urne. Se il popolo ci farà l’onore di un mandato chiaro, ovvero una maggioranza assoluta, andremo a Matignon (sede del governo, ndr) per attuare, senza aspettare le elezioni presidenziali e un programma di ripresa nazionale”.

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