Non avrebbe sopportato il licenziamento, avvenuto con una lettera dall’azienda per cui lavorava. Così un un uomo di 40 anni, avrebbe deciso di farla finita impiccandosi in via Benedetto Marcello. Condizionale d’obbligo, poiché l’uomo, da quanto si è appreso, è stato trovato senza vita a penzoloni, ma con le mani legate dietro la schiena.
Un giallo che anima le menti dei criminologi e degli investigatori. Come avrà fatto l’uomo ha impiccarsi e allo stesso tempo legarsi le mani non davanti, ma dietro la schiena?
La tragedia, che ancora non è certo se sia avvenuta per mano di terzi, si è consumata ieri sera attorno alle 20 in un appartamento in via Benedetto Marcello 13, a pochi passi dalla Villa Reale di Monza.
Secondo quanto scrive Monzatoday.it, a far scattare l’allarme, è stata un’amica della vittima, che avrebbe provato a chiamarlo inutilmente. Non ricevendo risposta, la donna si sarebbe rivolta al proprietario di un ristorante al piano terra dell’edificio dove viveva l’uomo.
Ad un controllo del titolare del locale al secondo piano, avrebbe trovato la porta socchiusa. Una volta entrato in casa del quarantenne, la tragica scoperta con tutti i particolari di un giallo su cui gli investigatori tendono a fare al più presto luce. Accanto al corpo sarebbe stata rinvenuta anche la lettera di licenziamento.
Inutili i soccorsi. Gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Indagini delle Forze dell’Ordine che privilegiano la pista del suicidio, ma cercano anche di chiarire la circostanza delle mani legate dietro la schiena. Una circostanza “anomala” che tinge di giallo un probabile suicidio.