6 Dicembre 2024

Libia, il peschereccio sequestrato da miliziani armati "si è liberato ed è diretto in Italia"

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Peschereccio Airone sequestrato da miliziani libiciI marinai italiani e tunisini che stanotte hanno subito l’assalto armato a bordo del peschereccio Airone, sarebbero riusciti a rinchiudere i miliziani libici dentro la stiva per poi dirigersi a tutta velocità verso l’Italia scortato da una nave della Marina militare. Lo ha riferito Giovanni Tombiolo, presidente del Cosvap. Secondo notizie apprese via radio, uno o due libici erano saliti a bordo del motopesca per una perquisizione ma l’equipaggio si sarebbe ribellato rinchiudendoli nella stiva.

Il peschereccio italiano “Airone” a bordo del quale si trovano 7 marinai di cui tre siciliani e quattro tunisini è stato assaltato stanotte a trenta miglia dalle coste libiche, al largo di Misurata. Partito da Mazara del Vallo nella serata di giovedi, alle 3.30 di stamane, una motovedetta libica ha avvicinato il motopesca e uno o più uomini armati sarebbero saliti a bordo del natante italiano costringendo i marinai a cambiare rotta e seguirli quando, secondo Tombiolo, gli uomini si sono ribellati. Le autorità italiane in un primo momento non hanno escluso che l’imbarcazione potesse essere “dirottata” a Misurata o Sirte, città sotto il controllo dei miliziani dell’Isis.

Al ministero degli Esteri a Roma resta massima allerta. E’ stata istituita una unità di crisi per verificare le notizie. La Farnesina ha preso contatto con la guardia costiera libica ma al momento non è stato possibile apprendere di più. Il comandante del peschereccio si chiama Alberto Figuccia, da quello che trapela, uomo con larga esperienza nelle acque del Mediterraneo.

A lanciare l’allarme sono state alcune imbarcazioni che navigavano nella stessa zona. Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto per la pesca ha riferito di aver contattato il ministro dell’Agricoltura e pesca libico, Abdul Munam Dugman. “Lo stato di allerta – ha detto il presidente del Cosvap – è massimo da quando l’ambasciata italiana è stata chiusa. Siamo preoccupati ma al contempo fiduciosi poiché il popolo libico è stato sempre vicino ai siciliani”.

“Abbiamo appena saputo – aveva detto poi Tumbiolo – che ci sono diversi militari libici a bordo del peschereccio siciliano sequestrato la notte scorsa a 30 miglia da Misurata. Non solo, il peschereccio è seguito da un rimorchiatore pieno di militari, sempre libici, che hanno anche delle telecamere. Siamo davvero preoccupati. E’ una manovra per noi incomprensibile – ha spiegato Tumbiolo – il peschereccio sta raggiungendo Misurata. Si tratta forse di una provocazione, non capisco. Ho anche allertato il ministro libico che non sapeva molto”. Tumbiolo rileva anche un paradosso che fa temere il peggio: poiché viene sequestrato un peschereccio di Mazara quando una delegazione del ministero della Pesca libico, insieme ad una tunisina “sono attesi oggi al Distretto della Pesca di Mazara del Vallo”? La preoccupazione di Tumbiolo e dell’intero distretto è fortissima.

Per il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristalli c’è la possibilità che il sequestro potrebbe essere stato “effettuato da unità non militari”.

Nicola Cristalli sindaco di Mazara del Vallo
Nicola Cristalli sindaco di Mazara del Vallo

“Esprimo seria preoccupazione – dice Cristalli – per questo ennesimo sequestro che viene effettuato nel Canale di Sicilia a danno dei pescatori siciliani e mazaresi in particolar modo. La dinamica del sequestro è ancora più preoccupante perché sarebbe stato effettuato da unità non militari e fatto da gente armata della quale non si conosce il ruolo. E’ evidente che questo episodio alimenta focolai di reazione che potrebbero scaturire in situazioni incontrollabili e comunque in netto contrasto con la vocazione della nostra popolazione”.

“Tutto è ancor più paradossale – prosegue Cristaldi – se si pensa che proprio in queste ore il servizio di trasporto scolastico della nostra Città è stato interrotto per consentire il trasporto di immigrati dal nostro territorio in centri di accoglienza. In pratica alla nostra solidarietà viene data una risposta di una gravità eccezionale”, dice il sindaco siciliano


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