Tra oggi e domani l’arrivo della lettera della Commissione europea con le richieste di chiarimento al governo sui contenuti della legge di Bilancio appena varata. L’attendono anche Belgio, Spagna, Portogallo, Estonia e forse Francia e Olanda. Sull’Italia i dubbi sono le troppe una tantum e il piano nazionale antisismico, considerato non emergenziale.
“La lettera arriverà e riguarderà una serie di paesi per alcune differenze minimali ma non è la cosa più importante, noi abbiamo fatto le cose in regola, l’Italia rispetta totalmente le regole. La manovra non cambia”: a dirlo è il premier Matteo Renzi al Tg5 affermando che “non mi faccio dire da qualche tecnocrate di turno che non devo mettere a posto le scuole”.
Per il momento da Bruxelles arriva solo un ‘no comment’, con un portavoce della Commissione che precisa che questa è la fase di analisi delle bozze dei bilanci e “durante questa fase non faremo commenti sul loro contenuto”. I contantti con i vari Paesi sono in corso, quindi, ma “non lo facciamo attraverso la stampa”.
Secondo il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, parliamo di piccoli decimali: “Non mi pare ci siano grandi preoccupazioni a livello di governo”. Secondo Boccia, l’elemento essenziale è che “occorre definire un nuovo paradigma: un patto della crescita e della stabilità. E la crescita è una precondizione della stabilità”.
Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, si dice ottimista. “Non si sfora – spiega – nessun patto con l’Ue. Io ritengo che avere più flessibilità per i migranti e i costi del terremoto sia un diritto giusto dell’Italia. Mettere in discussione questo è un grave errore da parte dell’Unione Europea”, mentre per il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio da parte dell’Ue c’è “una velocità nell’esaminare i documenti ed un’attenzione maniacale sui decimali, non la stessa nel promuovere l’economia reale, per l’occupazione, gli investimenti”.
“Se ci arriverà la letterina faremo come hanno fatto altri Paesi, ovvero faremo niente”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a Napoli. La legge di stabilità avrà un impatto positivo sull’economia italiana “e certamente non ci faremo ridurre questo impatto da una lettera dell’Europa”. In questa legge ci sono due specificità “che facciamo valere in Europa. La prima riguarda i terremoti, e non solo l’ultimo, ma gli ultimi che per noi hanno implicato grandi costi; e poi la questione dell’immigrazione”. (Ansa)