BUSTO ARSIZIO – “Quanto accaduto è stato possibile perché in quell’ospedale la situazione era totalmente fuori controllo. Succedeva di tutto ma poteva essere bloccato molto prima”.
Lo ha detto all’Ansa l’avvocato Carlo Basilico, legale rappresentante dell’infermiera Clelia Leto che con una denuncia-querela depositata in Procura a Busto Arsizio (Varese), ha dato il via alle indagini sulle morti sospette in corsia al pronto soccorso di Saronno (Varese).
“La mia assistita – ha aggiunto il legale – sta bene e affronta serenamente il momento continuando il suo lavoro”.
Clelia Leto, in passato, “ha segnalato numerose volte, anche verbalmente, che qualcosa non andava. Ma non è mai stata ascoltata, anzi è stata osteggiata e minacciata da Cazzaniga, tanto da andare incontro a problemi di salute dovuti alle pressioni dello stesso e allo stress”. “Non era possibile – ha concluso l’avvocato – che in quell’ospedale non fosse nota la situazione”. (Ansa)