REGGIO EMILIA – Comincerà domani mattina alle 9.30, ma le procedure di identificazione inizieranno già dalle 8.15, il dibattimento del processo di ‘Ndrangheta “Aemilia”, che si terrà al tribunale di Reggio Emilia.
Ieri gli operai hanno lavorato fino a tardi per riuscire a ultimare l’aula speciale dove si svolgerà il dibattimento. Sono 147 gli imputati che hanno scelto di essere processati con rito ordinario, 34 accusati di associazione mafiosa.
Intanto in mattinata si è tenuta una riunione in prefettura per fare il punto sulle misure di sicurezza necessarie. Il tribunale è stato dichiarato dal ministero sito sensibile e sarà sorvegliato 24 ore su 24 dall’Esercito.
All’interno saranno presenti trenta carabinieri, altrettanti poliziotti presidieranno l’esterno. Per ingresso e identificazione verranno impiegati anche tre uomini della Forestale e due della Polizia provinciale, oltre a dieci guardie giurate ai metal detector. Domani è previsto l’appello delle parti e la calendarizzazione delle prossime udienze.
Il blitz che decapitò le ‘ndrine al nord Italia scattò il 28 gennaio 2015. A coordinare l’inchiesta, denominata “Aemilia”, è stata la procura distrettuale antimafia di Bologna, che ha ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 117 persone (più altri 46 arresti dalle procure di Catanzaro e Brescia, per un totale di oltre 163 provvedimenti) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro.