ROMA – Dura accusa del sindaco di Quarto al Movimento Cinque Stelle. Rosa Capuozzo ha scelto di scrivere su Facebook per esprimere la sua visione sul movimento dopo l’espulsione della scorsa settimana.
Scrive il sindaco: “M5S scappato davanti lotta malaffare E’ inutile avere le mani pulite se poi le si tiene in tasca. Il M5s ha avuto l’occasione di combattere il malaffare in prima linea con un suo Sindaco che lo ha fatto, ma ha preferito scappare a gambe levate, smacchiarsi il vestito, buttando anche il bambino insieme all’acqua sporca. Non si governano così i Comuni ed i territori difficili, non si abbandonano così migliaia di persone che hanno creduto in noi e nel movimento”.
“E’ stata fatta – prosegue -Rosa Capuozzo – una scelta politica in una stanza grigia di Milano. Io ho fatto una scelta di principio per i cittadini onesti di Quarto. É una forma di rispetto che Quarto meritava: rimanere e combattere. Ora – dice il sindaco – lavoreremo per il territorio in modo ancora più incisivo con i principi del movimento nell’anima. Mi ripeto citando Don Milani “è inutile avere le mani pulite e poi tenerle in tasca”, è l’atto d’accusa che il sindaco muove verso i vertici del M5S.
Intanto emerge il contenuto delle dichiarazioni del sindaco al Pm Woodcock: “Ho informato immediatamente dopo l’onorevole Fico del mio interrogatorio e del contenuto di tale interrogatorio”. La risposta sulla circostanza se abbia informato il direttorio del M5S del suo interrogatorio sulle presunte minacce da parte del consigliere comunale Giovanni De Robbio avvenuto il 24 novembre scorso.
E' inutile avere le mani pulite se poi le si tiene in tasca. Il m5s ha avuto l'occasione di combattere il malaffare in…
Posted by Rosa Capuozzo on Lunedì 18 gennaio 2016
La dichiarazione è contenuta nel verbale dell’interrogatorio, in qualità di teste, reso dal sindaco, il 12 gennaio scorso. In quella occasione Rosa Capuozzo rivela anche che percepì la natura illecita delle pressioni esercitate da De Robbio soltanto durante il terzo incontro con quest’ultimo che faceva riferimento ai presunti abusi edilizi eseguiti nell’abitazione dove vive con il marito.
A tale proposito il sindaco ha detto al pm che era intenzionata a registrare le conversazioni con De Robbio facendosi regalare da un parente una “penna” in grado di videoregistrare. “In quel momento – ha affermato – ero determinata a denunciare”. Il terzo episodio al quale si riferisce Rosa Capuozzo avvenne in Consiglio comunale dove ebbe un colloquio con De Robbio e che risale, spiega il sindaco, al 22 o al 23 novembre, prima cioè di essere interrogata in Procura.
“Se abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco di Quarto pur non sapendo del ricatto significa che, se pure siamo garantisti dal punto di vista processuale, sappiamo che c’è il rischio che tra 5 o 6 anni l’inchiesta possa certificare che ci sia stato un numero di voti inquinati andati al ballottaggio al sindaco. Questo ci fa tremare”. Lo dice il deputato M5s Luigi Di Maio in una video-intervista a “Ciociaria Oggi” trasmessa dal blog dei parlamentari 5 Stelle. “Ci fa tremare – continua – perché abbiamo fatto un patto di onestà con i cittadini. Per questo abbiamo invitato fino all’ultimo il sindaco a dimettersi: non l’abbiamo abbandonata, abbiamo difeso un progetto. Molti – conclude – credono che bisogna essere omertosi ma non è il nostro caso”.