Al momento “non c’è nessuna comunicazione ufficiale su uno sciopero per bloccare gli scrutini, ma anzi incoraggianti segnali dal governo e dai sindacati più responsabili”. Lo scrive in una nota il Garante sugli scioperi, Roberto Alesse, invitando a trovare un punto di convergenza per evitare proteste con azioni illegittime che danneggerebbero gli studenti e le loro famiglie.
“La concertazione resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi”.
“Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti”, scrive ancora Alesse. “Al riguardo, spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un’opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)”.
Sinistra ecologia e libertà si schiera in piazza contro la “Buona Scuola”: “Riforma autoritaria”. Il capogruppo di Sel a Montecitorio, Arturo Scotto, annuncia che venerdì sarà “con il mondo reale della scuola”. “Quella proposta da Renzi sulla scuola – sottolinea – è una riforma che porta il Paese indietro, la scuola pubblica subisce un colpo e gli insegnanti vengono relegati in un ruolo marginale. Il preside non sarà un prefetto o uno sceriffo ma sarà un preside “faraone” dal nome del sottosegretario che nel corso degli ultimi giorni ha bombardato di tweet la rete e offeso gli insegnanti della scuola repubblicana”.
“Quello del governo – prosegue Scotto – è un testo autoritario, sbagliato e pasticciato che andrebbe immediatamente ritirato. Sinistra Ecologia e Libertà ribadisce la richiesta di ritiro del provvedimento, l’emanazione di un decreto urgente sulle assunzioni dei precari e un nuovo testo riscritto col mondo reale della scuola. Quello che venerdì sarà in piazza al Pantheon a Roma. I parlamentari di Sel ci saranno”.
il premier Renzi è cauto sulla precettazione come sostiene il garante: “Precettazione? Vedremo”, dice. Per il capo del governo l’azione posta in essere dai docenti col paventato blocco degli scrutini e la reazione de garante è “un tema abbastanza prematuro: è una questione tecnica, se ne parla più in là”. “Credo – ha aggiunto il premier – che la stragrande maggioranza degli insegnanti siano persone serie, perbene e non mettono a rischio i propri ragazzi e il lavoro di un anno con il blocodice degli scrutini.
“Ci saranno 160mila assunzioni tra questo e il prossimo anno: è una cifra enorme. Per gli altri precari non ci può essere altra procedura che quella concorsuale. Prendo un impegno per il futuro: si entrerà solo per concorso”, ha spiegato il premier a Radio Anch’io, rispondendo alle domande sul ddl di riforma della scuola.
“Discuto ma poi si decide, non perdere tempo” – “Pronti a discutere il merito di tutto, con tutti, dalla scuola alla Pa. Ma dopo aver discusso, si decide. L’Italia non può più perdere tempo”, ha scritto poi su Twitter Renzi.