Un uomo a bordo di un camion ha falciato la folla durante una manifestazione per le celebrazioni del 14 luglio a Nizza, in Francia. Il bilancio provvisorio è di 84 morti, tra cui molti bambini e adolescenti. 202 i feriti dei quali 52 versano in gravissime condizioni e 25 in rianimazione. Il numero dei morti potrebbe salire.
L’attentatore, che la polizia ha ucciso crivellando la cabina del camion, è stato identificato. Si chiama Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un franco-tunisino di 31 anni. Non è chiaro se e per conto di chi abbia portato a termine la sua missione di morte. Dalle prime ricostruzioni sembra che il folle fosse depresso per la separazione dalla moglie. Ma si indaga per appurare possibili legami con la Jihad. L’obiettivo suo era infatti il compimento di una strage con un gran numero di morti e di farla nel giorno simbolo per la Francia: il 14 luglio.
Tra la folla a Nizza c’erano molti italiani. Uno di questi risulta tra i feriti gravi. Altri risultano ancora “dispersi”. La Farnesina e l’ambasciata italiana sono al lavoro per accertare il numero di connazionali presenti e coinvolti.
Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il 31enne stragista ha ucciso le sue vittime guidando il camion ad una velocità di circa 80 chilometri orari. C’era tantissima gente per le strade e questo ha facilitato la sua missione. L’uomo era noto alla polizia per violenze e uso di armi, era stato in libertà vigilata. Secondo fonti della Tunisia, l’attentatore sarebbe un tunisino emigrato con il padre estremista islamico. Media francesi riferiscono che sarebbe stata fermata la moglie e che nella casa del killer non sono state trovate né armi né esplosivi. Sempre secondo i media francesi il killer avrebbe beffato i servizi di sicurezza della Promenade des Anglais fingendosi un fornitore di gelati. Da domani tre giorni di lutto nazionale in Francia.
L’attentato di Nizza, “anche se non è stato ancora rivendicato, corrisponde esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste” e sui media, ha detto il procuratore Francois Molins. Il califfato intanto festeggia l’ennesima strage di innocenti.