Sitora Yusufiy, ex moglie di Omar Mateen, il folle che ha ucciso 50 persone ferendone altrettanti nel club gay a Orlando, ha detto in una intervista riproposta dalla Bbc che il killer era “mentalmente instabile” e “disturbato”.
Yusufiy ha vissuto con Mateen per quattro mesi nel 2009. Un matrimonio breve finito prima del tempo per le continue violenze e vessazioni. “Mi picchiava regolarmente”, ha detto la donna, “anche per cose banali come ad esempio non fare il bucato”.
Uno psicopatico dall’umore instabile. Sitora Yusufiy ha messo fine al loro rapporto quando si è accorta che le violenze erano andate oltre ogni limite. “I suoi repentini cambi di umore lo portavano a odiare tutto e tutti. Lui era mentalmente instabile e malato di mente. Questa è l’unica spiegazione che ho potuto dare” alla follia di massacrare 50 persone in una tranquilla notte di divertimento che Mateen ha trasformato in orrore.
Ora la donna, si è rifatta una nuova vita, ma quanto successo la notte tra sabato e domenica l’ha scossa profondamente. Poteva aspettarsi di tutto, ma non che potesse arrivare a tanto.
Omar Mateen, cittadino statunitense di origine afghana era nato a New York e ha vissuto in Florida. L’uomo, da quanto trapela, non era su una black list del terrorismo, ma era stato interrogato due volte dall’Fbi in merito alle sue frequentazioni e alle sue simpatie jihadiste. Indagini archiviate che hanno suscitato un vespaio di polemiche negli Usa. Aveva infatti giurato fedeltà a Daesh, che ieri ha rivendicato l’attacco: “Mateen era uno di noi”
Prima di compiere la mattanza era andato a fare “shopping” nelle armerie della città dove ha comprato pistole come i bambini comprano caramelle. Tornato a casa, è riuscito con tutto “l’occorrente” per fare la strage.
L’attacco è cominciato verso le 2 di domenica presso la discoteca Pulse. C’è stato uno scontro a fuoco con un agente della sicurezza che lavora al club, dopo di che il killer guadagnato l’ingresso al night ha preso degli ostaggi ed è iniziata la mattanza.
Alle 5 di mattina, nel club di Orlando, una squadra d’assalto della polizia è andata nel club dopo che la centrale ha ricevuto sms e telefonate da parte di alcuni degli ostaggi. Tre ore di tempo in cui l’uomo aveva portato a compimento la sua folle missione di morte. Mateen è stato ucciso subito dopo l’assalto delle teste di cuoio.