Ha fatto una strage perché odiava i gay. Sarebbe questo il motivo che ha spinto un folle armato, Omar Seddique Mateen, di 33 anni, a fare irruzione alle due di notte in un locale frequentato da omosessuali a Orlando, in Florida dove ha cominciato a sparare all’impazzata sugli avventori del locale.
Dopo la mattanza, ill killer, armato di un fucile d’assalto e di un “altro tipo di ordigno”, si era barricato dentro al “Pulse”, questo il nome del night, con degli ostaggi ma è stato freddato dalla polizia. L’Fbi – afferma la Cnn citando fonti dell’agenzia federale – sta indagando su possibili legami tra la strage e il terrorismo islamico.
Il padre dell’attentatore conferma che alla base del massacro ci sarebbe stato un profondo odio verso i gay. “Il movente religioso non c’entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato”, ha detto Mir Seddique. “Siamo scioccati come il resto dell’America”, ha aggiunto.
Al momento dell’irruzione, sulla pagina Facebook del club di Orlando era stata postata la scritta: “Uscite dal locale e mettetevi a correre”. Gli agenti hanno fatto brillare un ordigno fuori dal locale. Sul corpo del killer, che avrebbe avuto anche un secondo possibile ordigno nell’auto, è stato rinvenuto un congegno esplosivo.
Nonostante gli apparati di sicurezza americani sospettino che il killer abbia legami con l’Isis, ancora non sarebbe pervenuta “nessuna rivendicazione”, fa sapere Site, il portale di monitoraggio sul terrorismo islamico. Secondo alcuni media, invece, la rivendicazione sarebbe arrivata: Omar Seddique Mateen “era uno di noi”, avrebbe fatto sapere il califfato nero.
Omar Mateen, who killed 50 in #Orlando #nightclub. Police: possible radical Islamic leanings. No claim yet pic.twitter.com/DjX5U3woUE
— Rita Katz (@Rita_Katz) 12 giugno 2016
Il terrore è iniziato al “Pulse” intorno alle 2.30 di notte ora di Miami. Omar Mateen, probabilmente entrando come un normale cliente, non ha atteso molto per mettere in atto il suo orribile piano. Ha cominciato subito a fare fuoco, scaricando tutto il suo carico di piombo sulle persone in pista e attorno, dove ci sono tavoli e poltrone.
Quella di Orlando è la più grave strage che vi sia stata in America, ha fatto sapere il presidente Barack Obama, che nei suoi due mandati ha dovuto lottare, senza riuscirci, contro le lobby delle armi e i politici finanziati che siedono al Congresso. “Oggi si segna la peggiore strage nella storia dell’America”, ha detto l’inquilino della White House. “E’ stato un atto di terrore e di odio, i nostri cuori sono spezzati “, ha aggiunto il presidente Usa. “Un attacco a qualsiasi americano è un attacco a tutti gli americani. Manteniamo i valori che ci fanno americani. Dobbiamo dimostrare che siamo un Paese che è soprattutto identificato per l’amore e non per l’odio”.