Non era solo Seifeddine Rezgui quando ha compiuto la strage sulla spiaggia di Sousse ma avrebbe dei complici.
La polizia ha arrestato sette persone perché sospettate di appartenere ad una cellula terroristica legate al giovane studente che ha trucidato 38 persone a colpi di kalashnikov.
Tra gli arrestati, che al momento vengono interrogati dalla polizia, due sono stati arrestati a Sousse, uno a Tunisi e un altro a Kasserine, nell’entroterra tunisino centro occidentale. Gli altri sono stati fermati ieri.
Il ministro dell’Interno tunisino Najem Gharsalli ha detto che “abbiamo cominciato ad arrestare un primo gruppo, il cui numero è rilevante, di una rete che sta dietro a questo criminale terrorista”.
Seifeddine Rezgui avrebbe fatto in passato l’animatore in alcuni villaggi della zona e potrebbe aver lavorato pure all’Hotel Riu Imperial Marhaba di Sousse, uno dei due resort presi di mira dal terrorista. Lo ha lasciato intendere il ministro del turismo di Tunisi spiegando che questo potrebbe essere il motivo per cui sapeva come muoversi nella struttura. La direzione dell’hotel ha però escluso che sia mai stato impiegato alle sue dipendenze. Secondo le prime ricostruzioni – confermate anche da un video su Youtube del 2010 – era un amante della break-dance, un tipo di ballo acrobatico inventato in Occidente ma molto diffuso tra molti giovani in tutto il mondo.
Una cosa sembrerebbe accertata rispetto alle prime informazioni: e cioè “l’attentatore dell’Hotel Riu Imperial non era solo e non è arrivato dal mare, bensì con un’utilitaria”. Lo ha affermato questa mattina il ministro del turismo tunisino Selma Elloumi Rekik a Radio Montecarlo affermando che gli inquirenti sono al lavoro per tentare di scoprire la dinamica esatta dell’accaduto.
Intanto a collaborare alle indagini anche 16 ufficiali di Scotland Yard. Anche la Francia darà il suo contributo. Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, quello inglese Theresa May e quello tedesco Thomas de Maizière, saranno in Tunisia per una visita ufficiale. I ministri si recheranno insieme sui luoghi dell’attentato, all’hotel Riu Imperial Marhaba di Sousse, per rendere omaggio alle vittime e poi terranno una riunione di lavoro congiunta alla quale seguirà una conferenza stampa. Lo rende noto un comunicato dell’ambasciata di Francia in Tunisia.
Nel frattempo prosegue incessante la “fuga” di turisti dalla Tunisia. Molte di queste persone hanno già finito il periodo di vacanza e in molte dichiarazioni hanno affermato che ritorneranno in Tunisia. Sulle spiagge ma anche nelle locaalità turistiche del paese c’è massima allerta con un dispiegamento di uomini armati che sorvegliano le aree frequentate dagli stranieri. Ieri il primo ministro Hessid aveva chiuso 80 moschee dove si “predicava l’odio contro gli occidentali”.