Avrebbe tentato di uccidere la convivente a coltellate al culmine di un violento litigio e poi ha tentato il suicidio. I fatti risalgono a fine settembre, commesso a Falciano del Massico, nel Casertano.
Così, a meno di un mese di indagini, militari della locale stazione hanno arrestato Francesco Iodice, di 46 anni a Castelleone (Cremona), dove, intanto, l’uomo si era trasferito presso congiunti. Il provvedimento è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sergio Enea, su richiesta del pubblico ministero Carlo Fucci.
Iodice è fortemente indiziato del tentato omicidio della compagna 27enne Sonia Capasso, accoltellata a Falciano lo scorso 28 settembre 2016. L’attività di indagine, svolta con le testimonianze di alcune persone e della vittima – con gli accertamenti tecnici eseguiti sul luogo del reato, nonché il rinvenimento dell’arma bianca utilizzata, i referti medici ed infine l’interrogatorio dell’indagato – hanno permesso agli inquirenti “di acclarare la responsabilità di Francesco Iodice, sussistendo gravi ed indubitabili indizi di colpevolezza a suo carico”.
“Questo, unito alla gravita del reato di “tentato omicidio” ed alle modalità con cui esso è stato commesso, considerate le plurime ferite inferte in varie parti del corpo e ad organi vitali quali addome, torace e gola, hanno condotto all’emissione della misura cautelare della custodia in carcere, finalizzata a prevenire il pericolo di reiterazione del reato”. I Carabinieri di Falciano del Massico hanno arrestato l’uomo a Castelleone, nel cremonese conducendolo subito dopo presso la locale casa circondariale dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Secondo quanto emerso, quel giorno i due cominciarono a litigare per motivi ancora ignoti. Un litigio degenerato che avrebbe portato Iodice ad afferrare un coltello e colpire ripetutamente Sonia Capasso. La donna, in un pozza di sangue, perse i sensi e l’uomo, ritenendola morta ha rivolto la stessa arma contro di sé ferendosi in modo serio, forse con lo scopo di suicidarsi. Scattato l’allarme, la 27enne venne trasportata d’urgenza all’ospedale “Pineta Grande” di Castel Volturno dove i medici si riservarono la prognosi. Alla fine Capasso se la cavò.