Agguato dall’apparente matrice mafiosa a Brescia. Ignoti hanno aperto il fuoco contro una coppia titolare di un locale nella città lombarda. La donna, Giovanna Ferrari, 63 anni, è morta subito, mentre il marito, Francesco Serramondi, 65 anni è morto dopo poche ore in ospedale. Gravemente ferito, i medici hanno tentato di tutto per strapparlo alla morte.
Il duplice omicidio si è consumato stamane a Brescia prima delle 11 in via Valsaviore, nella zona della Mandolossa all’interno del loro locale. La coppia gestiva infatti la pizzeria pasticceria da asporto “Da Frank”, locale molto frequentato dai bresciani e non solo. Il killer (con almeno un complice) sarebbe poi fuggito in sella ad una moto. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Squadra mobile della Questura.
Secondo quanto appreso, si tratterebbe di un agguato in piena regola mafiosa, forse per un regolamento di conti su un presunto giro di spaccio di droga a cui lui, Francesco Serramondi, si era opposto. Sul movente, gli investigatori, da subito al lavoro, non escludono nessuna pista.
C’è un filo che potrebbe però legare l’omicidio di stamane con un altro fatto di sangue, verificatosi nel giugno scorso, quando un dipendente del locale – un albanese di 43 anni – era stato ferito da colpi di arma da fuoco in via Vallecamonica, alle due di notte. L’uomo, colpito di striscio agli arti e al torace, si è salvato per un soffio. Ma era una missione di morte.
I soccorritori sono giunti immediatamente sul posto, in via Valsaviore, a Brescia, dove hanno trovato senza vita Giovanna Ferrari e l’uomo agonizzante. Trasportato in codice rosso in ospedale, Francesco Serramondi è morto tre ore più tardi. Le sue condizioni erano molto critiche. Sul posto si è recato anche il magistrato di turno e la Scientifica per i rilievi.
Gli inquirenti di Brescia stanno scavando nella vita di Francesco Serramondi e della moglie per capire il movente del duplice omicidio.
La Polizia sta già interrogando alcune persone dopo l’agguato avvenuto in pieno giorno. Secondo alcune indiscrezioni, si tratta di killer professionisti. Le Forze dell’Ordine hanno da subito circoscritto la zona di via Valsaviore prelevando le registrazioni video delle telecamere di sorveglianza. Ed è già partita la caccia ai killer.