Tragedia sulle Alpi francesi dove una una valanga ha travolto un gruppo di una decina tra studenti e insegnanti francesi sulla pista di Les Deux Alpes. Un primo bilancio parla di tre morti, tra i quali un 14enne e 3 feriti, di cui 2 “in condizioni disperate”. Il dramma è successo intorno alle 16 di mercoledì 13 gennaio. La pista, riferiscono esperti, era “ufficialmente chiusa”.
I soccorritori hanno estratto cinque persone, quattro studenti, tutti trovati in arresto cardiorespiratorio, e il professore, che ha numerose fratture ed è in corso di trasporto all’ospedale di Grenoble, riferisce il quotidiano locale Le Dauphiné Liberé. La scolaresca investita dalla valanga sulle Alpi francesi viene da un collège-lycée Saint-Exupéry di Lione (Rhône) la scuola “Antoine de Saint-Exupery”. La slavina mista neve e ghiaggio, ha spazzato via tutta la comitiva.
Una delle vittime è invece un ucraino che non faceva parte della comitiva di studenti del liceo di Lione. Lo ha reso noto la gendarmeria, confermando che l’altro morto è uno studente quattordicenne. Altri cinque liceali risultano dispersi. Una trentina di soccorritori sono sul posto per le ricerche.
“Tutti gli studenti del gruppo di liceali investiti dalla valanga sono stati localizzati”: lo ha detto alla tv Bfm il comandante della gendarmeria dell’Isere, colonnello Jean-Luc Villeminey. L’ufficiale ha confermato che le ricerche continuano per localizzare eventuali altri sciatori investiti dalla valanga.
“Il rischio di valanghe oggi era al livello 3”, un rischio definito “alto” su una scala che ne conta ufficialmente 5 ma concretamente 4, perché l’ultimo è piuttosto raro e destinato alle condizioni meteorologiche straordinariamente gravi. Lo ha detto Gilles Strapazzon, consigliere regionale dell’Isere responsabile dell’Ambiente. Secondo Strapazzon, intervistato dalla tv BFM, “la placca di neve fresca, poggiata su uno strato di ghiaccio e larga 20-30 metri, si è staccata a causa del passaggio ripetuto di sciatori” sulla pista, che era chiusa.
La pista di Bellecombe, sulle Alpi francesi, dove è caduta la valanga, “era chiusa”, ha confermato Pierre Balme, il sindaco di Venos, uno dei due comuni della stazione Deux Alpes, nei pressi del sito in cui è caduta la valanga.
Cordoglio per la tragedia ha espresso il primo ministro francese Manuel Valls: “Sento una grande tristezza”.
Grande tristesse après l’avalanche de cet après-midi aux Deux Alpes. Toutes nos pensées aux victimes et à ceux qui se battent pour la vie.
— Manuel Valls (@manuelvalls) 13 Gennaio 2016
I PRECEDENTI NEGLI ULTIMI 15 ANNI
● 23 Febbraio 2000: sei sciatori sono rimasti uccisi vicino a Orcières-Merlette (Alpi alte). Il gruppo è stato travolto da una valanga a un’altitudine di 2.500 metri in un luogo chiamato “la tomba del poeta”, tra il Grand e Petit Pignier Pignier negli Ecrins.
● 24 MAR 2002: sei sciatori sono morti in Val d’Isère (Savoia) nel fondo della Valle di Manchet, 2.100 metri sul livello del mare, dove sono stati sepolti e uccisi da una montagna di neve.
● 24 AGOSTO 2008: Una valanga si stacca dalla parete nord del Monte Bianco du Tacul (Alta Savoia), a 3.600 metri di quota. 8 morti, di cui cinque austriaci e tre svizzeri perdono la vita.
● 12 Luglio, 2012: Una valanga nell’area Maudit nel Monte Bianco, ha ucciso 9 persone di nazionalità svizzera, tedesca, britannica e spagnola. Questa è la tragedia più grave del decennio.
● 24 gen, 2015: 6 membri del Club Alpino Francese (CAF) sono stati uccisi da una valanga durante un tour sciistico del massiccio del Queyras (Hautes-Alpes). Erano quattro uomini e due donne di nazionalità francese. Età compresa tra i 50 e i 70 anni.
● 15 Set 2015: alcuni alpinisti, anche stranieri, sono stati uccisi da una valanga a Dôme de neige des Écrins (4015 metri).
● Inizio gennaio 2016: Prima della tragedia di oggi, quattro persone sono già morti nelle Alpi francesi in diverse valanghe. 2 alpinisti lituane sono morte il 3 gennaio in Alta Savoia. A dessus d’Argentière, il 5 gennaio sono morti uno spagnolo e un ceco.