28 Aprile 2024

Scrive un libro sul “Mondo al Contrario”, bufera sul generale Vannacci. Crosetto: “Va punito”

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Pioggia di polemiche e di critiche per le parole del Generale Roberto Vannacci, che in un libro intitolato “Il Mondo al Contrario” e uscito il 10 agosto 2023, esprime considerazioni a titolo personale su una serie di temi: dagli omosessuali ai migranti, dall’ambientalismo alle femministe, dalla società multietnica alla difesa.

L’esercito prende le distanze. “In merito alla notizia pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, relativa al contenuto del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci, la Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale” si legge in una nota dove si precisa che “l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari”. “In tal senso – conclude la nota – l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine”. Reazioni politiche a catena contro il generale per aver osato dire verità scomode a certi ambienti che evoca addirittura la censura del libro e l’esilio forzato del militare pluridecorato, ma anche molte persone, sui social, che lo difendono a spada tratta.

“Quest’opera – scrive come nota l’autore del libro – rappresenta una forma di libera manifestazione del pensiero ed espressione delle personali opinioni dell’autore e non interpreta posizioni istituzionali o attribuibili ad altre organizzazioni statali e governative. Se ne consiglia la lettura ad un pubblico adulto e maturo in grado di comprendere gli argomenti proposti senza denaturarli, interpretarli parzialmente o faziosamente compromettendone, così, la corretta espressione e l’originale significato…”

Vannacci esprime a titolo personale critiche al pensiero unico dominante e al politicamente corretto. Lo fa con un linguaggio colto e scorrevole esaminando tutto ciò che è in voga in un mondo dove la “normalità” è intesa retrograda. Scrive di buon senso, spiega lo “strapotere” che hanno gli ambientalisti che pur essendo una sparuta minoranza, tentano di imporre la loro agenda con la violenza, imbrattando monumenti e bloccando opere strategiche per il paese. E poi ancora passaggi sulla società multiculturale e multietnica, quindi i migranti, sul pianeta lgbtq, la Famiglia e la Patria. Insomma un libro che se fosse stato scritto qualche decennio fa non avrebbe suscitato alcun clamore, ma che oggi squarcia il velo di ipocrisie che ammanta tutto il mondo politico, attento solo a difendere le minoranze glissando sulla maggioranza, che ha pure più titolo di essere rappresentata.

“Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività”. “I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy”, afferma ancora, come recita anche la scheda relativa al libro in vendita solo su Amazon. Vannacci ha pubblicato il testo in autonomia, senza case editrici.

“Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate” scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Il Gen. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”.

Evidentemente il ministro non ha letto il libro, che per i temi trattati potrebbe rappresentare  – guarda a volte i paradossi -, il “manifesto politico” di Lega e Fratelli d’Italia, quest’ultimo partito cofondato da Crosetto con Meloni e La Russa e che, premiato dagli elettori con un programma in larghissima parte sovrapponibile al libro di Vannacci, gli ha consentito di diventare titolare della Difesa.

Non soltanto Crosetto non ha letto il libro – che la sinistra e le influenti “minoranze” vorrebbero censurare a prescindere -, ma non tiene conto né dell’articolo 21 della Costituzione né tantomeno del Codice dell’ordinamento militare che all’articolo 1472 recita:
“1. I militari possono liberamente pubblicare loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio per i quali deve essere ottenuta l’autorizzazione.
2. Essi possono, inoltre, trattenere presso di sè, nei luoghi di servizio, qualsiasi libro, giornale o altra pubblicazione periodica.
3. Nei casi previsti dal presente articolo resta fermo il divieto di propaganda politica”. 


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