Il quotidiano online IntelligoNews.it, ha pubblicato una interessante intervista al giovane filosofo Diego Fusaro, il quale affronta il tema migranti ed entra nel dibattito sulla foto del bambino siriano trovato morto sulla spiaggia a Bodrun in Turchia.
Una posizione controcorrente che cerca di spezzare “l’unanimismo buonista” di tante istituzioni e governanti europei attenti più agli effetti che alle cause dell’immigrazione. Non a caso, i paesi Ue si sono “svegliati” solo dopo aver visto le drammatiche foto prima dei 71 migranti morti in un camion in Austria, poi la foto di del bimbo siriano Aylan Kurdy, che ha spinto la nomenclatura a essere “più aperti” all’accoglienza; mentre, quanto l’Italia implorava aiuto per le stragi nel Mare Nostrum i vertici Ue giravano la testa all’andamento dei mercati e dello spread lasciando il nostro paese in solitudine ad affrontare un problema di portata colossale.
Anche per correttezza di informazione, va detto che nel Mediterraneo ci sono stati centinaia di “Aylan” morti nell’indifferenza generale e che nessuno ha mai mostrato o fotografato. Per dire che non è sufficiente affrontare l’emergenza come sta facendo l’Ue senza intervenire nei paesi di origine ribaltando i governi corrotti (gli Usa e paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania sono stati “bravissimi” in passato a fare questo in Africa e Medio Oriente, ndr) per stabilizzarli con aiuti e bloccare l’ondata migratoria biblica. Perché stando attenti ai soli effetti vi saranno altri Aylan e altre morti.
Sembra abbastanza ovvio che se la casa brucia gli abitanti scappano. Se si permette all’Isis di bruciarli vivi, è naturale che questa povera gente scappa. Se invece, come dice il premier britannico David Cameron: “noi li accoglieremo, ma dobbiamo distruggere chi, come l’Isis, fomenta le guerre nei loro paesi”, è un modo per affrontare le “cause” del problema.
Opinione che da tempo condividono anche il leader della Lega Matteo Salvini e quello del M5S Beppe Grillo, che recentemente aveva fatto una proposta interessante al proposito, invocando un “Piano Merkel” per i migranti. Grillo in sintesi proponeva: I migranti “aiutiamoli a casa loro finanziando tutto con piccole quote di pil degli stati membri, onde evitare che in futuro si creino conflitti sociali in una Europa già disgregata e devastata dalla crisi, dalla disoccupazione e dall’assenza di politiche sociali”. (d.g.)
ECCO L’INTERVISTA
di Andrea Barcariol per IntelligoNews
Si sta discutendo molto sull’opportunità di far vedere la foto shock di Aylan. Qual è la sua opinione?
“C’è un aforisma di Nietzsche molto significativo: “Nessuno mente tanto quanto l’uomo indignato”. Quella foto è l’emblema di una grande menzogna, di una falsa coscienza buonista, che mostra solo gli effetti e mai le cause, mostra solo le tragedie senza mai investigare sulle ragioni, per cui si mostra il bambino morto e non si spiega che quelle morti sono prodotte dal bombardamento etico e dall’interventismo umanitario a stelle e strisce. Contano solo gli effetti, il rovesciarsi delle barche dei clandestini sembra quasi un evento naturale”.
Purtroppo sono tantissimi i bambini morti durante le migrazioni perché proprio questa foto è diventato un simbolo anti-guerra?
“E’ diventata un simbolo perché l’hanno rilanciata tutti i giornali di destra e di sinistra, c’è proprio da essere dubbiosi quando tutti riportano la stessa immagine e danno la stessa visione univoca. Ci dobbiamo chiedere: cui prodest? Il Manifesto è stato il peggiore perché con quella foto non faceva altro che la difesa delle politiche migratorie, l’ha usata per fini propagandistici. Dopo l’uso ideologico di quella foto non sarà più possibile mettere in discussione il concetto di accoglienza senza riserve, senza limiti, quindi il capitale vince perché non ha più barriere che limitino l’arrivo voluto di questi schiavi senza diritti”.
Il Pentagono ha detto che questa emergenza sui migranti durerà per 20 anni. Cosa ne pensa?
“Mi fido abbastanza di quello che dicono perché sono loro la causa, sono loro che hanno bombardato questi Paesi, come la Libia, provocando tutto questo. Quelli che oggi tanto si scompongono e si agitano contro le stragi in mare sono gli stessi che si agitavano affinché venisse bombardata la Libia di Gheddafi o la Siria, c’è una follia generalizzata in tutto questo”.
Qual è stato l’errore più grande dell’Europa sul fenomeno della migrazione?
“Non credo che si tratti di un errore ma di una strategia molto precisa. Il capitalismo ha sempre bisogno dell’esercito industriale, ha bisogno di schiavi per fare lavori umili e sottopagati, a questo servono le ondate migratorie, certamente non per integrare i migranti ma per avere un esercito di schiavi. Per questo non ha senso fare l’elogio dell’immigrazione, così come non ha senso prendersela con i migranti che sono sfruttati in maniera vergognosa. Bisogna comprendere la logica capitalistica”.