Il porto turistico di Roma al centro del business di una presunta associazione criminale. La Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e proceduto a un mega sequestro di beni per un valore stimato di 400 milioni di euro. In manette il presidente del porto di Ostia, Mauro Balini, imprenditore immobiliare e presidente del porto, che secondo la procura sarebbe a capo di una presunta cupola criminale.
Le accuse, da quanto appreso, sono di associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta, crac che si riferirebbe allo scioglimento della società concessionaria ATI.
Le Fiamme gialle si sono presentate all’alba sul Lungomare Duca degli Abruzzi di Ostia sequestrando posti barca, parcheggi, strutture amministrative, commerciali e aree portuali, all’interno del Porto Turistico di Roma, del valore commerciale complessivo di oltre quattrocento milioni di euro.
I dettagli dell’operazione verranno illustrati in una conferenza stampa indetta per le 10.30 presso la sede del Nucleo di Polizia Tributaria Roma, in via dell’Olmata n. 45, alla presenza del procuratore aggiunto Nello Rossi, del comandante provinciale della Guardia di Finanza, generale Giuseppe Magliocco e del colonnello Cosimo Di Gesù, comandante del Nucleo di Polizia tributaria.
Costruito nel 2001, il Porto Turistico di Roma si trova a Ostia, a sud est della foce del Tevere e sorge su una superficie di circa 22 ettari, disponendo di 840 posti barca per lunghezze comprese fra gli 8 e i 60 metri.
A breve, è riportato nel loro sito, inizieranno i lavori di ampliamento del porto di Roma finalizzati ad aumentare la capienza della struttura che sarà in grado di ospitare 1419 posti barca. A disposizione dei natanti circa 611 nuovi punti di ormeggio per imbarcazioni da diporto di lunghezza compresa tra 12,00 e 70,00 metri. Ampliamento che per il momento dovrà attendere gli esiti della mega operazione di stamattina.