Venerdi sera 28 febbraio, il killer per fare l’agguato a Boris Nemtsov si sarebbe servito della scalinata che dal piazzale antistante le mura del Cremlino portano sul ponte Bolshoi Moskvoretski.
Secondo i media russi, erano le 23.29 quando l’auto con il killer a bordo passa sotto la strada che costeggia la “fortezza” russa. Lì, il complice alla guida “scarica” l’assassino che ha poi lentamente salito le scale per accovacciarsi sull’ultimo gradino in attesa del passaggio della coppia Nemtsov – Duritskaia.
Secondo l’orario mostrato in un primo video (di scarsissima qualità), il killer ha agito tra le 23.31,08 e le 23.31,15 (7 secondi in tutto), per poi darsela a gambe verso l’auto del complice che camminava dietro un mezzo della nettezza urbana automatizzato, uno di quelli dotati di spazzole rotanti per la pulizia delle strade.
Con l’ausilio di Google maps street view, SecondoPianoNews.Com ha ricostruito il possibile percorso dell’assassino con immagini reali riprese da “Big G” di giorno. In coincidenza col passaggio del veicolo l’uomo, probabilmente a viso coperto, è scattato fulmineo verso il bersaglio, l’ha superato e alle spalle ha sparato i proiettili che hanno centrato l’esponente politico.
Un dettaglio, questo, riferito dalla modella agli instigatori a cui ha detto di “non averlo visto…” e che “è stato colpito alla schiena”. Se corrisponde la ricostruzione fatta dalla tv Lifenews, la ragazza non potrebbe non essersi accorta del “passaggio frontale” del killer, come si nota nel video che vi mostriamo in alto.
Tra il primo gradino delle scale dove era seduto l’assassino e il primo lampione dove sono stati esplosi i colpi sotto i quali Nemtsov è caduto, vi sono quattro, cinque metri. Una distanza che si percorre in qualche secondo…Probabilmente la donna non l’ha visto in faccia, ma se la ricostruzione è verosimilmente questa, l’ha certamente incrociato.