Con l’ennesima strage di migranti di oggi, si allunga l’elenco dei morti nel canale di Sicilia mentre continuano senza soste gli sbarchi dalla Libia verso l’Europa del Sud. I trafficanti di uomini in pochi anni hanno mandato al massacro migliaia di profughi. Quello di oggi è l’ultimo, disperato viaggio della speranza finito in tragedia. Ecco alcuni precedenti.
– 11 febbraio 2015: Sono 330 i migranti uccisi da mare e gelo nel canale di Sicilia.
In un primo momento, il 9 febbraio, si era pensato fossero 29 i morti assiderati. Superstiti hanno raccontato la tragica fine di centinaia di profughi. Si scoprirà che i barconi erano 4 e non due.
– 22 gennaio 2015: Nuova tragedia nel Canale di Sicilia: venti migranti dispersi in mare è il bilancio del naufragio di gommone al largo di Malta con un centinaio di profughi partiti sei giorni prima dall’Africa subsahariana.
– 26 dicembre 2014: Una ondata di sbarchi accompagna il periodo natalizio. A Santo Stefano in Sicilia sbarcano in 1.300. 5 saranno le vittime.
– 5 dicembre 2014: Un gommone naufragato sempre nel Canale di Sicilia causa 18 morti e 76 naufraghi tratti in salvo da Guardia costiera e Marina. Questa strage spinge l’Onu a dire che quella di Frontex “è una risposta insufficiente» e all’Ue che «bisogna fare di più”.
– 19 luglio 2014: Tragedia a largo di Lampedusa. Diciotto profughi muoiono asfissiati nella stiva di un barcone a circa 80 miglia dall’isola.
– 29 giugno 2014: Un barcone con a bordo circa 600 migranti e 45 cadaveri viene soccorso dalla Marina militare.
– 3 ottobre 2013: Al largo delle coste di Lampedusa si consuma una vera e proprio strage: in un naufragio muoiono 366 migranti.
– 30 settembre 2013: Tredici migranti muoiono in uno sbarco sulla spiaggia di Sampieri, a Scicli, nel tentativo di raggiungere la costa. Presi a cinghiate i migranti, tutti uomini, erano stati costretti dagli scafisti a buttarsi in mare. Gli immigrati, circa 200, avevano raggiunto la costa ragusana a bordo di un peschereccio che si è arenato a pochi metri dalla riva.
– 10 agosto 2013: Sei migranti muoiono sulla spiaggia del lungomare della Plaia di Catania, nei pressi del ‘Lido Verde’, annegando, proprio nel tentativo di raggiungere la riva. Sull’imbarcazione arenatasi a circa 15 metri dalla riva, viaggiavano oltre 100 extracomunitari, soccorsi dalle forze dell’ordine e dalla guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l’identificazione e i soccorsi.
– 11 ottobre 2012: Trentaquattro migranti, tra cui sette bambini e undici donne, sono le vittime di un naufragio a 70 miglia da Lampedusa. Il barcone su cui viaggiano si capovolge mentre i migranti si muovono per farsi notare da un elicottero in ricognizione. Circa 206 migranti vengono invece portati in salvo dalla Marina Militare.
– 1 agosto 2011: Venticinque profughi, tutti uomini e non ancora trentenni, muoiono asfissiati nella stiva di un barcone partito dalle coste libiche verso Lampedusa. I cadaveri vengono scoperti dagli uomini della Guardia costiera una volta terminato il trasbordo degli extracomunitari.
– 19 maggio 2011: Tragedia sfiorata per oltre 400 profughi partiti dalla Libia. A bordo del barcone in legno, a circa 20 miglia dalla costa di Lampedusa, si sviluppa un principio di incendio, spento solo grazie all’intervento di 4 finanzieri saliti a bordo prima di effettuare il trasbordo dei migranti.
– 8 maggio 2011: 527 profughi vengono salvati in extremis a Lampedusa da un barcone incagliato sugli scogli che rischia di capovolgersi, ma tre di loro, tutti giovanissimi, non ce la fanno e muoiono a un passo dal traguardo. I cadaveri vengono recuperati incastrati sotto il barcone a Cala Francese: due immigrati muoiono per annegamento, uno per schiacciamento.
– 6 aprile 2011: Un barcone partito dalla Libia con 300 persone a bordo si ribalta nel canale di Sicilia a causa delle cattive condizioni del mare. A più di 12 ore dalla tragedia sono 51 le persone tratte in salvo mentre i dispersi da quanto emerge dal racconto dei superstiti sono oltre duecento.
– 3 aprile 2011: I corpi di 70 migranti morti probabilmente durante una traversata per raggiungere, forse, le coste italiane vengono recuperati al largo della Libia, nei pressi di Tripoli.
– 30 marzo 2011: Nella notte tra il 29 e il 30 marzo un barcone con a bordo 17 immigrati partiti dalla Libia affonda a largo di Lampedusa. A raccontarlo sono i sei superstiti, secondo cui sarebbero annegati 11 loro compagni durante la navigazione.
– 14 marzo 2011: Nel canale di Sicilia affonda un barcone con a bordo una quarantina di tunisini. Solo cinque di loro riescono a salvarsi, gli unici che sapevano nuotare, salendo su un altro barcone diretto a Lampedusa. A raccontare i particolari del naufragio sono gli stessi superstiti appena sbarcati a Lampedusa. Tre dei naufraghi vengono trasferiti nella Guardia medica. Il natante si sarebbe ribaltato subito dopo la partenza da Zarzis, in Tunisia.
– 4 marzo 2011: Un barcone che trasporta 30 immigrati nordafricani naufraga nel Canale di Sicilia, a circa 40 miglia dalla coste del trapanese tra Marsala e l’isola di Marettimo. I migranti sono soccorsi dal motopesca mazarese Alcapa, ma durante le operazioni di trasbordo quattro di loro finiscono in mare, a causa del maltempo. Due vengono subito recuperati dai marinai del peschereccio mazarese, altri due invece scompaiono tra le onde del mare in tempesta.
– 16 febbraio 2011: Nel canale di Sicilia scompare un barcone di circa 45 metri con a bordo, forse, oltre 200 immigrati che non saranno più ritrovati.