La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, hanno fermato tre presunti scafisti per favoreggiamento all’immigrazione clandestina in merito allo sbarco dei 246 migranti e di un cadavere, giunti lo scorso 16 gennaio presso il porto di Catania a bordo dell’unità della Capitaneria di Porto “Dattilo CP 940”.
Si tratta di due adulti e minorenne: B. L. (classe 1990) e il minorenne G.D., del 1999; i due sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio di un primo gommone su cui hanno viaggiato 131 migranti, mentre A. I. (classe 1987) sarebbe stato alla guida dell’altro gommone soccorso, con a bordo 116 migranti.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Gico della Guardia di Finanza, anche sulla scorta degli elementi raccolti dalla Guardia Costiera durante le operazioni di soccorso, hanno ricostruito la dinamica del viaggio acquisendo le prove necessarie all’adozione dei provvedimenti di fermo sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria. etnea.
Il pattugliatore ha trasportato anche il cadavere di un migrante che, in base a una prima ricostruzione dell’evento, durante le fasi del soccorso del secondo gommone, sarebbe caduto in mare, annegando.
Secondo le testimonianze acquisite nel corso delle indagini, altri cinque migranti, anch’essi a bordo del secondo gommone, sarebbero caduti in mare, risultando dispersi, nonostante le immediate ricerche.
Espletate le formalità di rito, i due maggiorenni fermati sono stati associati presso la casa circondariale “Piazza Lanza” di Catania, mentre il minorenne è stato accompagnato presso il centro di prima accoglienza di via Franchetti, a disposizione dell’autorità giudiziaria.