Beni per un valore complessivo stimato in 12 milioni di euro sono stati confiscati dalla Polizia di Stato di Catania a Massimo Leonardi e a sua moglie, Daniela Strano.
I due erano stati arrestati nell’operazione “Revenge 4” con l’esecuzione, da parte della Squadra mobile, su disposizione della Dda, di un’ordinanza cautelare per 20 indagati per traffico di droga aggravato dal favorire il presunto clan Cappello – Bonaccorsi “Carateddi”.
I due sono cognati di Alessandro Bonaccorsi, secondo gli inquirenti, presunto boss del clan Carateddi. Secondo il tribunale, i beni sequestrati sono riconducibili alla coppia.
La proposta del Questore che ha portato all’emissione dell’odierno provvedimento di confisca trae origine – spiega la Polizia di Stato – da una articolata e complessa attività d’indagine, coordinata dalla D.D.A. etnea ed eseguita, dalla locale Squadra Mobile, attività che è culminata il 19.07.2009 in una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Catania, sez. G.I.P., nei confronti di n. 20 persone, (operazione di polizia denominata “Revenge IV”) con la quale i predetti Leonardi Massimo e Strano Daniela, sono stati tratti in arresto per aver fatto parte di un’associazione mafiosa collegata al clan Cappello – Bonaccorsi “Carateddi” finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina.
Leonardi Massimo, nello specifico, risulta aver avuto nell’ambito del sodalizio criminale diverse mansioni organizzative, dal procacciamento di clienti al controllo dei sodali, fino alla cessione a terzi della piazza di spaccio dietro compenso da corrispondere settimanalmente. Strano Daniela, ha svolto invece la funzione di contabile e di custode del denaro, ricevendo una retribuzione fissa.
Invero, Leonardi Massimo era stato già denunciato ai sensi dell’art. 12 quinquies comma 1 della Legge 356/1992, poiché trovato in possesso di 400.000 euro somma ritenuta riconducibile al cognato Bonaccorsi Alessandro, questi ritenuto elemento di spicco dei Carateddi; nella stessa circostanza la moglie di quest’ultimo, Strano Bruna, era stata trovata in possesso della somma di 393.285 euro nonché di numerosissimi oggetti preziosi (fatti accertati il 3.8.2010).
L’attività d’indagine patrimoniale svolta, ha consentito di accertare la sproporzione tra il valore dei beni intestati a Massimo Leonardi e a Daniela Strano, o a loro comunque riconducibili, ed i redditi leciti dei quali la coppia godeva all’epoca dei relativi acquisti.
In particolare – prosegue la Polizia – si è dimostrato, dall’esame degli atti pubblici di compravendita, che per l’acquisto degli immobili oggetto dell’odierno provvedimento ablativo (tra cui diversi appartamenti e terreni) è stato utilizzato denaro contante, ritenuto derivante dai proventi dell’attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini hanno consentito di accertare che Leonardi Massimo, pur non ricoprendo cariche all’interno della società Metal Ferrosi Srl con sede in Catania c.da Torre Allegra (quest’ultimo è stato socio solo per un anno tra il 1998 ed il 1999) di cui gli attuali soci sono il padre Felice e lo zio Leonardi Salvatore, quest’ultimo anche amministratore unico, immetteva liquidità con lo scopo di riciclare il denaro di provenienza illecita, consentendo pertanto una rilevante crescita aziendale a partire dalla fine degli anni 90 e successivi.
Oltre alla predetta società, è stata confiscata anche la società Giada Immobiliare Srl, costituita il 20.07.2012 (ovvero il giorno dopo l’esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere denominata “Revenge IV”) di cui la totalità delle quote sono possedute dalla società Metal Ferrosi S.r.l. e dalla madre e dalla zia di Leonardi Massimo, (rispettivamente Scursuni Cantarella Rosa Maria e Stella Delia), in quanto si è dimostrato che i capitali per la costituzione di detta società erano formalmente riconducibili, direttamente o indirettamente (attraverso altre persone comunque familiari) sempre ai coniugi Leonardi Massimo e Strano Daniela.
Il solo volume di affari complessivo annuo delle predette società ammonta a circa 12.000.000 di Euro.
Costituiscono inoltre oggetto di confisca ben 4 vaste aree di terreni e 7 corpi di fabbrica, tutti ricadenti in ambito cittadino nonché 15 tra autovetture ed autocarri.
Per ultimo, è stata disposta la confisca dei saldi attivi dei conti correnti e dei rapporti bancari e postali dei coniugi Leonardi Massimo/Strano Daniela.
Infine, conclude la Polizia, Leonardi Massimo è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. per la durata di anni due e mesi sei, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e di presentazione bisettimanale all’autorità di P.S., con imposizione di cauzione in misura 10.000 euro.
Strano Daniela è stata sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. per la durata di anni uno e mesi sei, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e con imposizione di cauzione in misura 10.000 euro.
Il valore complessivo dei beni oggetto di confisca (società, terreni, fabbricati, mezzi pesanti, auto, motoveicoli, conti correnti bancari e postali), ammonta a 12.000.000,00 di euro.
Il Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa si è congratulato con il Questore di Catania, Marcello Cardona, per “la brillante operazione” eseguita.