Sarebbe stato un fulmine a provocare il crollo del ponte Morandi a Genova. Lo hanno riferito alcuni testimoni che parlano di una “saetta” che ha colpito il cavalcavia sull’A10 durante un violento nubifragio che in queste ore sta colpendo il capoluogo ligure.
“Erano da poco passate le 11,30 – ha detto un testimone all’Ansa – quando abbiamo visto il fulmine colpire il ponte e abbiamo visto il ponte che andava giù”.
Intanto sale a 35 il bilancio dei morti per il crollo del ponte autostradale. Vi sono anche diversi dispersi. “C’è il rischio che altre parti del ponte possano crollare, per questo motivo abbiamo sfollato le persone da tutti gli edifici circostanti”, ha detto uno dei soccorritori al lavoro nei pressi del ponte crollato. “Al momento del crollo transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti” ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all’interno. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera.
Le immagini aeree riprese dai vigili del fuoco confermano che le campate del ponte Morandi crollate al suolo a Genova hanno investito in prevalenza l’area del torrente Polcevera e la ferrovia, colpendo, tra gli edifici sottostanti, il centro Amiu e un’altra palazzina. Sono rimaste in piedi, invece, le campate laterali del viadotto che sovrastano, oltre ad Ansaldo Energia, almeno quattro grandi condomini con decine e decine di appartamenti.
In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata. E’ crollata una lunga porzione del viadotto su cui corre l’A10. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Si sospettano persone sotto le macerie e sono in corso verifiche degli operatori del 118. Il ponte crollato ha travolto tra l’altro una parte di un capannone dell’Amiu, l’azienda ambientale del comune di Genova.