A cinque giorni dall’attracco al porto di Catania, sono sbarcati i 137 migranti a bordo della nave Diciotti. Dopo l’identificazione, i migranti sono stati trasferiti nell’hotspot di Messina in attesa della redistribuzione tra Chiesa Italiana, un centinaio, Albania e Irlanda, una ventina ciascuno. L’autorizzazione allo sbarco è stata data dal Viminale. La decisione compatta ancora di più il governo Conte dopo lo scontro aperto con l’Ue. Il vicepremier Di Maio spalleggia il ministro Salvini: “Vada avanti”, sulla linea delle fermezza.
Si è conclusa così la storia dell’imbarcazione della Guardia costiera italiana da cui erano stati fatti sbarcare prima una trentina di minori, poi altri migranti che erano risultati affetti da scabbia e tubercolosi, o comunque con problemi di salute.
Sulla Diciotti c’è stato un lungo braccio di ferro tra il governo italiano e l’Unione europea che nella riunione tra dodici paesi sulla questione non aveva battuto colpo, come ha più volte ribadito il premier italiano Giuseppe Conte, amareggiato per la “fumata nera” del vertice a Bruxelles. Il vicepremier Luigi Di Maio, per il pressapochismo europeo, aveva annunciato di non essere più disposto a versare 20 miliardi di euro l’anno all’Ue.
Una “minaccia”, l’aveva bollata la Commissione europea guidata da Junker. Con la soluzione della nave Diciotti, la linea della fermezza, in particolare del ministro dell’Interno Salvini, viene mantenuta dal governo che in questi giorni ha più volte lanciato un messaggio ben chiaro a scafisti e trafficanti di esseri umani o chi, nel recente passato pensava che il nostro Paese fosse l’unico posto dove poter approdare: “Andate altrove perché in Italia non c’è più spazio per i vostri traffici”.
Di Maio: Governo compatto su linea della fermezza – “In questi giorni non è mancata la compattezza del Governo. Devo ringraziare il ministro degli Esteri Moavero e il premier Conte perché abbiamo fatto un gioco di squadra che sarà molto importante per le altre emergenze”, sottolinea il vicepremier che mette in guardia i trafficanti di immigrati.
“Siamo stati compatti sulla linea da tenere, anche perché bisognava contrattare con altri Paesi”, spiega ancora il ministro che aggiunge come “il Governo è stato ed è compatto sulle decisioni prese”. “Il ministro Salvini, prosegue il leader pentastellato, vada avanti perché non ha violato il codice etico del contratto e dei Cinque stelle. Il Governo si assume la responsabilità politica delle scelte fatte sul caso della nave Diciotti”.