Una coppia di conviventi, 52 anni lui, e 37 lei, sono stati arrestati a Cozzo (Pavia) con l’accusa di aver segregato e ridotto in schiavitù in un garage due persone con disturbi mentali, madre e figlio, al fine di poter incassare e vivere con la loro pensione.
La misura cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri, è stata emessa dal gip su richiesta della locale procura. Secondo quanto emerso dalle indagini madre e figlio, di 77 e 37 anni, sarebbero stati rinchiusi per anni in una rimessa “lager” di soli 42 metri quadrati all’interno della quale i due vivevano “in un clima di terrore” e sottoposti continuamente ad angherie da parte della coppia arrestata. La vittima trentasettenne è fratellastro di uno degli arrestati. Attese le condizioni di disabilità, gli indagati avrebbero avuto delega per incassare le loro pensioni.
Il garage in cui erano reclusi madre e figlio, scrive La Provincia Pavese, è poco illuminato e areato e privo dei servizi igienici; a causa della mancanza dei servizi igienici, le due vittime erano costrette ad espletare i propri bisogni fisiologi in dei secchi oppure in giardino e a pulire loro stessi il terreno che sporcavano; per lavarsi, anche se in modo molto sommario, utilizzavano il tubo dell’acqua posto in fondo al giardino e non avevano a disposizione altri indumenti oltre a quelli indossati; mangiavano soltanto una volta al giorno, alla sera e non sempre cibi cotti; vivevano in un clima di terrore, per la paura di subire percosse dai loro aguzzini, come già capitato ad entrambi. Per far dormire madre e figlio la coppia aveva messo a disposizione lettini da mare in plastica.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, vi era, inoltre, un impianto di videosorveglianza, collegato tra il garage e l’abitazione degli arrestati, da questi utilizzato per monitorare i movimenti delle loro vittime. I carabinieri hanno sequestrato l’intero stabile, comprensivo dell’abitazione e del garage. L’anziana ed figlio, sono stati trasportati presso l’ospedale di Vigevano, mentre gli arrestati sono stati condotti nelle carceri di Pavia e Vigevano. Dovranno rispondere di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, riduzione in schiavitù, circonvenzione di incapace e abbandono di persona incapace.