5 Ottobre 2024

Dopo le polemiche il generale Vannacci promosso capo di Stato Maggiore

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Il generale Roberto Vannacci è stato nominato capo di Stato Maggiore di Comfoter, forze operative terrestri. Assumerà l’incarico dopo un lungo periodo di affiancamento, spiegano all’Adnkronos fonti della difesa che chiariscono come non si tratti di una promozione ma solo di un incarico adeguato al suo ruolo. Infatti il generale dopo la pubblicazione del suo libro ‘Il mondo al contrario’ era stato sollevato dal comando e rimasto a disposizione.

“Già da domani sarò a Roma per il mio nuovo incarico di capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri. Una nomina in linea con il mio grado, con la mia funzione e con la mia esperienza”, dice il generale all’Adnkronos. “Un incarico prestigioso – spiega Vannacci – che assumerò con grande determinazione e passione e che mi vedrà nella Capitale dove presterò servizio. Un comando che si occupa della validazione delle unità che devono partire con ruoli operativi all’estero, della loro preparazione, del loro addestramento”.

Vannacci, autore di un libro finito al centro di numerose polemiche per le posizioni espresse su una serie di temi – dall’omosessualità all’immigrazione – spiega di essere stato sempre “assolutamente convinto di non aver violato alcuna norma né legale né disciplinare. Così come ero certo che una volta fatti gli approfondimenti tutto sarebbe tornato nell’alveo della normalità. Non ho mai temuto per la mia carriera nonostante le polemiche”. Riscriverebbe un libro? “Se lo dovessi fare la prima chiamata – ironizza – la farei a Matteo Pucciarelli e Aldo Cazzullo per ripetere l’operazione di marketing che ha portato tanto successo al mio libro in Italia e con quattro contratti firmati con case editrici all’estero che lo pubblicheranno in Germania, Romania, Spagna e Slovenia”.

Le reazioni
La nomina scatena una valanga di reazioni. “‘Il mondo al contrario’ non è solo il titolo del libro di Vannacci ma ormai è l’imperativo del governo Meloni. Chi porta con onore e sacrificio la divisa, rispettando i valori della Costituzione, viene spesso dimenticato; chi scrive le sue ‘farneticazioni’ in un libro fa carriera”, dice Giuseppe Conte, leader del M5S.

“Roberto Vannacci ha dimostrato che se usi la divisa militare per una carriera da influencer e conferenziere a pagamento, la Meloni ti promuove. Sì: Vannacci è stato promosso capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri. Premiare un militare che ha mancato di rispetto, in primo luogo a tutti ai colleghi che onorano la divisa, è a dir poco scandaloso”, scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.

“Ministro Crosetto: libertà di parola per tutti. Ma se lei anziché sanzionare, promuove un generale come Vannacci che scrive e dice cose che non stanne né in cielo né in terra in un paese europeo e democratico propugnando valori eversivi rispetto a quelli della nostra costituzione repubblicana che pure dovrebbe difendere, poi come farà lei a prendersela ancora con le parole di alcuni magistrati, anche qualora fossero gravi e sbagliate? Questa assurda decisione di promuovere Vannacci, toglie credibilità politica alla posizione sua e del Governo. E dico questo, rifiutandomi di considerare la promozione di Vannacci dettata da ragioni di confronto politico all’interno della maggioranza di e concorrenza elettorale sui candidati per le europee”, dice il deputato di Più Europa Benedetto Della Vedova rivolgendosi al ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“Ps: solo venerdì a Montecitorio, rispondendo alla mia interpellanza sulla sua intervista in cui polemizzava sulla magistratura ci ha detto: ‘ho ricordato che chi riveste e ha poteri per lo Stato, nel caso Vannacci, ha delle responsabilità. Allora, applaudivate e magari non mi applaudivano molti della mia maggioranza, ma il principio era lo stesso: chi ha responsabilità deve essere terzo’. Vedo che ha rapidamente cambiato idea su Vannacci. Immagino abbia cambiato idea anche sul resto”, conclude Della Vedova.

“Intervistato da Bruno Vespa a Cinque Minuti, il ministro Crosetto -giustamente- nei giorni scorsi osservava: ‘cosa accadrebbe in questo paese se un generale dicesse frasi contro la Costituzione?’. Da oggi abbiamo una risposta, amara e preoccupante: viene promosso! Questa di Vannacci è una vicenda sconcertante, e per molti versi allarmante ed inquietante”, scrive sui social il senatore Enrico Borghi, presidente del Gruppo Italia Viva-Il Centro-Renew Europe del Senato.

Crosetto: “Non è una promozione”
“In merito alle pretestuose polemiche che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari, mi preme solo sottolineare che il Generale dell’Esercito Roberto Vannacci non è stato né promosso né retrocesso. Lo Stato Maggiore dell’Esercito italiano ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che siano esperiti gli accertamenti previsti”, dice, in una nota alla stampa, il ministro alla Difesa, Guido Crosetto.

”Le garanzie costituzionali a tutela della persone valgono anche per i militari e nessuno può emettere giudizi sommari, sostituendosi alle norme e alle procedure previste a tutela di uno Stato di diritto che, in una democrazia, riguarda tutti. In questi mesi si è svolta l’inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di valutazione. In attesa di quest’ultima, evitando di attribuirgli incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è stato affidato al Gen. Vannacci un incarico di staff, all’interno di una catena di comando ben delineata ed in linea con la sua esperienza”.

”Nello specifico, il Gen. Vannacci non è stato nominato, come scrivono in queste ore alcune tv e organi di stampa, ‘capo delle forze terrestri’ ma Capo di stato maggiore del Comando delle Forze Terrestri. Comando delle Forze terrestri che ha un suo comandante, il Generale Camporeale e un vice comandante, il Generale Ristuccia, Comandante delle Forze Operative. Il Generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del Generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso”.


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