15 Maggio 2025

Giallo a Brescia per una bambina morta di Malaria

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spedali civili bresciaE’ giallo in Lombardia per una bambina di quattro anni, Sofia Zago, morta per malaria agli Spedali Civili di Brescia. Figlia di una coppia italiana residente a Trento, la bambina era stata in vacanza a Bibione, sulla riviera veneta. E’ quindi arrivata in condizioni disperate a Brescia dall’ospedale della sua città. La piccola, da quanto affermato dai genitori, non è mai stata in un Paese malarico. E la zanzara che trasmette la malattia non risulta presente, come specie, in Italia. Dunque è ancora mistero su come Sofia abbia contratto la malattia.

La bimba ad agosto era stata prima in ospedale a Trento per un esordio di diabete infantile. Il 21 agosto, ultimo giorno di ricovero della piccola, è arrivata in ospedale una famiglia del Burkina Faso, di ritorno da un viaggio nel Paese d’origine, con due bambini con la malaria, che sono stati ricoverati, ma erano in stanze diverse. I due bambini sono guariti.

“Dalle prime indicazioni pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento, il motivo per il quale sarebbe un caso molto grave. Abbiamo mandato immediatamente degli esperti sia per quanto riguarda la malattia sia per la trasmissione da parte delle zanzare”, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

La bambina era stata colpita da malaria cerebrale, la forma più grave della malattia. Questo tipo aggressivo di morbo viene trasmesso dal Plamodium Falciparum, la specie più aggressiva di un protozoo parassita trasmesso dalla zanzara Anopheles. La morte, nei casi più gravi, può arrivare entro 24 ore.

La Zanzara Anopheles, specie non presente in Italia
La Zanzara Anopheles, specie non presente in Italia

“Se venisse confermato, sarebbe il primo caso da oltre trent’anni”, conferma Giampiero Carosi, infettivologo dell’università di Brescia, secondo cui “l’ipotesi più probabile è che una zanzara abbia punto qualcuno infetto, magari dopo un viaggio, e poi abbia trasmesso il plasmodio alla bimba”.

“La zanzara vive come ciclo 20 giorni e non ha progenie quindi non c’è il rischio che possano esserci altre zanzare nate dal vettore”, ha spiegato il professor Alberto Matteelli, esperto di malattie tropicali.

La malattia è diffusa prevalentemente nell’Africa Sub-sahariana, in Asia, in America centrale e del Sud. Sul caso la magistratura ha aperto un fascicolo e al momento non si esclude che la piccola possa essere stata infettata da una zanzara giunta dall’estero in qualche bagaglio.

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