Il deputato leghista Lorenzo Fontana, vicesegretario del Carroccio ed ex ministro alla Famiglia nel governo gialloverde, è stato eletto Presidente della Camera dei deputati. L’esponente politico è stato eletto con la maggioranza dei voti e succede a Roberto Fico, che ha diretto l’aula di Montecitorio dal 2018 al 13 ottobre 22. Quanto Fontana ha raggiunto il quorum di 197 voti su 392 deputati votanti c’è stato uno scrosciante applauso dai banchi di Montecitorio (centrodestra), a spoglio ancora in corso. Il neo presidente ha racimolato 222 preferenze.
L’indicazione di Fontana è giunta a conclusione di un vertice di maggioranza che aveva in un primo momento indicato Riccardo Molinari, sempre della Lega, evidentemente “non gradito” a Forza Italia. Ieri alla Camera, guidata dal presidente provvisorio Ettore Rosato, dopo tre votazioni c’è stato un nulla di fatto. I deputati sono stati chiamati a votare per la ‘quarta’ stamane dalle 10.30 in poi.
“Forza Italia voterà Lorenzo Fontana come Presidente della Camera dei deputati”, aveva scritto su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia confermando così che, a differenza di ieri al Senato, gli azzurri confluiranno sul candidato comune del centrodestra.
Oltre al presidente eletto Fontana su cui c’è stata la convergenza della coalizione di centrodestra, il centrosinistra ha fatto votare per Cecilia Guerra (77 voti) mentre il Movimento 5 stelle per Federico Cafiero De Raho (52), ex procuratore nazionale antimafia. Azione ha votato per Richetti (22). Le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.
Ieri, 13 ottobre, è stato eletto come presidente del Senato Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia. Una elezione turbolenta avvenuta con il soccorso dell’opposizione che gli ha dato ben 16 preferenze determinanti su 116, poiché altrettanti senatori di Forza Italia si sono astenuti, eccetto Berlusconi e Casellati.
Chi è Lorenzo Fontana
Veronese doc, classe 1980, Lorenzo Fontana è vicesegretario responsabile esteri della Lega dal 2016, eurodeputato dal 2009 al ’18, quindi eletto deputato.
Nello stesso anno – ricorda l’Ansa – è stato ministro per la famiglia e le disabilità sino al 2019, vicepresidente della Camera e titolare degli Affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I.
Grande tifoso gialloblù, laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia , è considerato l’esponente di punta dell’ala dura del partito. Ultraconservatore e tradizionalista, da sempre ha messo in primo piano nella sua attività politica la sua fede cattolica, in prima fila contro l’aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell’Europa. In un convegno dell’associazione Pro Vita Onlus disse che i matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l’immigrazione di massa dall’altro, “mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni” paventando il rischio di “cancellazione del nostro popolo”.
Basta scorrere il suo account twitter per capire la sua vicinanza alla storia della Chiesa e dei santi. Quasi ogni giorno twitta il santo del giorno allegando una sua foto e una bereve nota esplicativa. Pochi giorni fa, il 7 ottobre, ha celebrato l’anniversario della battaglia di Lepanto. Quel giorno, sono le parole di Fontana, la Lega Santa riportava la vittoria “contro l’avanzata ottomana. L’ Europa cristiana – aggiunge – fiera della sua identità, otteneva una straordinaria vittoria. Oggi si ricorda la Madonna del Rosario”. Due giorni prima, rese omaggio alle vittime della strage in Mozambico: “Colpevoli di essere cristiani e per questo sgozzati da terroristi. Il giorno dopo l’omicidio di suor Maria de Coppi, altro sangue di cristiani, scorre in Mozambico”.
Ma Fontana ha posizioni nette anche in politica estera. Pochi giorni dopo il voto criticò le parole del presidente Biden.
“Probabilmente, il presidente democratico, è consapevole di quanto accadrà nelle elezioni di metà mandato, dove i patrioti Repubblicani vinceranno”, twittò commentando le parole di Joe Biden, quando dopo l’affermazione del centrodestra disse: “avete visto cosa è accaduto in Italia, non possiamo essere troppo ottimisti”.