“Vorrei ricordare che il Sinodo non è un convegno o un “parlatorio”, non è un parlamento o un senato, dove ci si mette d’accordo”, e si scende a compromessi. Lo ha detto Papa Francesco aprendo i lavori del sinodo sulla Famiglia.
“Il Sinodo – spiega il Santo Padre – è un’espressione ecclesiale, cioè è la Chiesa che cammina insieme per leggere la realtà con gli occhi della fede e con il cuore di Dio; è la Chiesa che si interroga sulla sua fedeltà al deposito della fede, che per essa non rappresenta un museo da guardare e nemmeno solo da salvaguardare, ma è una fonte viva alla quale la Chiesa si disseta per dissetare e illuminare il deposito della vita”.
Papa Bergoglio ricorda che il Sinodo è “lo spazio dell’azione dello Spirito Santo”, un luogo di “coraggio apostolico”, “umiltà evangelica” e “orazione fiduciosa”, dice davanti ai vescovi. Per tornare poi a ribadire ciò che aveva detto in premessa nel suo discorso di introduzione al Sinodo della Famiglia 2015.
Ossia, che “il Sinodo non è un parlamento, dove per raggiungere un consenso o un accordo comune si occorre al negoziato, al patteggiamento o ai compromessi, ma l’unico metodo del Sinodo è quello di aprirsi allo Spirito Santo, con coraggio apostolico, con umiltà evangelica e con orazione fiduciosa; affinché sia Lui a guidarci, a illuminarci e a farci mettere davanti agli occhi non i nostri pareri personali, ma la fede in Dio, la fedeltà al magistero, il bene della Chiesa e la salus animarum”.
VIDEO DIRETTA SINODO SULLA FAMIGLIA 2015
Ieri, il pontefice aveva evidenziato che “una Chiesa con le porte chiuse tradisce se stessa e la sua missione, e invece di essere un ponte diventa una barriera”.
Nessun cenno esplicito né ieri né oggi al monsignore che aveva ammesso di essere gay ed è stato rimosso da tutti gli incarichi in seno al Vaticano, ma Papa Francesco ha però sottolineato che “l’uomo che sbaglia deve essere sempre compreso e amato”, e “la Chiesa deve cercarlo, accoglierlo, accompagnarlo”. Un messaggio evidentemente rivolto anche al prete che ha fatto outing.