Dopo i tir, le stive di autobus e carrette del mare e le valigie i trafficanti escogitano i metodi più incredibili per nascondere i migranti e trasportarli in Europa dietro pagamento di lauti “biglietti”.
L’ultimo in ordine, direttamente nei motori delle auto, ricavando aree “su misura” dove le persone sono costrette a stare rannicchiate in posizione fetale, esposte a temperature estreme e a respirare gas pericolosissimi per molte ore.
Come in Spagna, dov’è la Guardia Civil spagnola ha scoperto due migranti nascosti in un auto con targa spagnola che cercava di passare la frontiera fra il Marocco e l’enclave spagnola di Ceuta (piccolo territorio spagnolo in terra marocchina), e quindi da lì entrare in Europa.
I profughi, come documenta la foto sopra diffusa dalla Guardia Civil, erano nascosti in angusti spazi appositamente ricavati in un’automobile, uno dei quali nel vano motore. Un caso che ricorda appunto quello del bambino nascosto in una valigia immortalato dalla scansione ai raggi X.
I gendarmi si sono insospettiti per il comportamento “nervoso” del guidatore. Nell’ispezione hanno trovato un uomo nel motore, separato dalla testata bollente da un sottile pannello, e l’altro in un angusto volume ricavato in un doppio fondo del sedile posteriore.
I due, si è appreso, vengono entrambi dall’Africa sub-sahariana L’automobilista è stato arrestato e i due giovani clandestini sono stati portati in ospedale con sintomi di disidratazione e spossatezza. Secondo i medici dell’ospedale, “i due avrebbero potuto anche morire” per le esalazioni di gas e per l’esposizione a temperature che superano gli ottanta gradi.