I carabinieri di Marcianise (Caserta) hanno fermato tre cittadini albanesi per ricettazione, detenzione illegale di numerose armi da fuoco e resistenza a pubblico ufficiale, tutti reati commessi in concorso.
I tre, lo scorso 12 gennaio erano riusciti a sfuggire a dei controlli, superando senza fermarsi un posto di blocco predisposto dai carabinieri lungo la statale provinciale 265 Marcianise-Maddaloni.
Secondo l’accusa, i tre, mentre viaggiavano a bordo di una Citroen Picasso – risultata intestata ad una società inesistente, non soltanto hanno omesso di fermarsi all’Alt, ma hanno tentato di speronare la gazzella prima di dileguarsi ad alta velocità.
Braccati dai militari, l’inseguimento è terminato nelle campagne di Maddaloni, dove i fuggitivi hanno abbandonato il veicolo, proseguendo a piedi la fuga.
Dall’ispezione dell’auto, i carabinieri hanno trovato nel bagagliaio un mezzo arsenale composto da 6 fucili e armi comuni da fuoco risultati rubati in una abitazione in provincia di Bologna lo scorso 6 gennaio.
Scoperte queste armi, nei confronti degli albanesi è stato immediatamente emesso un decreto di fermo dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che non è stato possibile essere eseguire subito per l’irreperibilità degli indagati.
Le attività di ricerca nei luoghi solitamente frequentati dai tre presunti responsabili, venivano svolte senza soluzione di continuità – con il metodo classico e con il ricorso a strumentazione tecnica – ed hanno consentito di individuare un’abitazione in Frignano, dove i gli indagati erano stati ospitati da alcuni connazionali.
Nel corso della notte dell’11 febbraio 2016, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise hanno dato esecuzione del fermo dei tre soggetti indiziati di delitto. All’interno dell’abitazione i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato strumenti idonei alla commissione di reati con il patrimonio e consistenti in dispositivi Jammer (disturbatori, neutralizzatori di microspie), radio ricetrasmittenti, guanti da lavoro ed una modica quantità di sostanza stupefacente.
Il decreto di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti dei cittadini albanesi Armando Cami, classe ’91; Ervis Markja, classe ‘93; e Saimir Markja, classe ‘88