Entrarono in casa per rubare, a Renazzo di Cento (Ferrara), il 6 novembre 2015, ma scoperti ridussero in fin di vita un’insegnante in pensione, Cloe Govoni, 84enne, e picchiarono senza pietà Maria Humeniuc, la donna che accudiva l’anziana.
Oggi il giudice Piera Tassoni, dopo aver valutato le richieste dell’accusa (ergastolo) e le tesi presentate dalle difese (riduzione a omicidio preterintenzionale e non voluto), ha condannato a 30 anni di carcere due giovani rumeni che abitavano nel Modenese: Leonard Veissel, 27 anni, e Florin Constantin Grumeza, di 23.
Il giudice ha valutato che l’omicidio dell’anziana (morta giorni dopo per le ferite riportate nell’aggressione-rapina) e il tentato omicidio della donna che la accudiva erano punibili con l’ergastolo, ma per via della riduzione dovuta al rito (in abbreviato, sconto di un terzo) la pena è scesa a 30 anni di carcere. Le difese hanno annunciato ricorso in appello.
La drammatica rapina è avvenuta il 6 novembre 2015 in via Lunga 4 a Renazzo di Cento. I ladri entrarono in casa per un furto ma le due donne scoprirono e urlarono. Per tutta risposta vennero massacrati di botte. Cloe Govoni, inferma, è deceduta dopo 4 giorni, mentre la badante, è stata ridotta in fin di vita.
Scattate le indagini, i carabinieri risalgono a stretto giro ai due rumeni. Il ventiseienne aveva in uso l’auto vista scappare dalla casa. La stessa auto, una Audi A6, era stata già fermata dai carabinieri per controlli e gli occupanti identificati.
Nella loro bancadati è risultata un’Audi A6 fermata qualche giorno prima. L’auto è la stessa che è stata segnalata in fuga a tutta velocità da via Lunga 4, dove le due donne hanno la casa, a Renazzo.