A meno di due mesi dall’inizio del Giubileo, ci sono i primi arresti per appalti sul grande evento a Roma. Due imprenditori e un funzionario sono stati arrestati con l’acccusa di corruzione e turbata libertà degli incanti.
Il funzionario avrebbe intascato una presunta mazzetta da 2000 euro in contanti per fornire informazioni riservate sulle imprese che partecipavano alle gare. Tra le altre la prima gara assegnata dal comune bloccata ieri dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Secondo le verifiche dell’Anac, i due imprenditori erano in realtà soci occulti che avrebbero condizionato, con un passaggio di denaro, le gare d’appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della città.
Le ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, accompagnate da una serie di perquisizioni e sequestri sono in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina da parte dei militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Roma.
L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. Le perquisizioni, ancora in corso, stanno interessando sia le società ricollegabili agli imprenditori arrestati, Luigi Martella ed Alessio Ferrari, che l’ufficio del funzionario, Ercole Lalli.
Al centro di una filiera di imprese, che in data 27 settembre, al fine di turbare le gare d’appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della città, hanno consegnato ad Ercole Lalli, funzionario del citato dipartimento di Roma Capitale, 2000 euro in contanti in cambio di informazioni riservate inerenti le imprese invitate alle gare.
Al momento dell’intervento dei militari, Ercole Lalli aveva ancora in mano il denaro incassato, e ha tentato inutilmente di disfarsi della busta contenente 10 banconote da 100 euro e 20 da 50 euro, immediatamente sequestrate.