Accordo a tre ad Innsbruck tra Austria Germania e Italia per frenare le partenze dei migranti e gli sbarchi in Europa, in modo da far giungere sul Continente solo coloro che effettivamente fuggono da guerre.. Un “asse di volenterosi” con il ministro dell’Interno Salvini e i colleghi tedesco Seehofer e austriaco Kickl.
“Sarà una soddisfazione se le proposte italiane potranno diventare europee con una riduzione delle partenze, degli sbarchi, dei morti e dei costi. Se il modello italiano diventerà europeo è motivo di orgoglio”, ha aggiunto Salvini. “Se si riducono gli arrivi in Europa non ci sarà alcun problema alle frontiere interne dell’Unione e si potrà continuare a lavorare serenamente tra popoli come è nostra intenzione fare”ha detto il ministro dell’Interno al termine di un incontro trilaterale con i colleghi Horst Seehofer (Germania) e Herbert Kickl (Austria).
Il tema è quello dei cosiddetti movimenti secondari di migranti registrati in Italia e poi trasferitisi in altri Paesi come Germania e Francia che vorrebbero “restituirli”. Seehofer tuttavia si è espresso sulla stessa linea di Salvini. “Se si risolve il grande problema degli arrivi “primari”, il resto sono piccoli problemi”, ha spiegato.
Intanto molo vuoto e nessuna attività propedeutica all’accoglienza in corso. Si presenta così il porto di Trapani stamattina dove è attesa nave Diciotti della Guardia costiera con a bordo i 67 migranti che erano stati soccorsi domenica scorsa dal cargo Vos Thalassa. Segno che l’approdo e lo sbarco non avverranno come previsto alle 8, ma, almeno alcune ore dopo.
La nave infatti è ancora in navigazione. Attualmente, secondo quanto si apprende da fonti locali, è al largo della costa di Marsala e non si può stimare l’orario di approdo nel porto. Intanto nel molo di Trapani è arrivato personale della polizia di Stato. Presenti anche dei furgoni con delle transenne del Comune, che non state ancora scaricate a terra. Sul molo giornalisti, fotografi e giornalisti in attesa.
A bordo della nave, a quanto si apprende, ci sono uomini della capitaneria di Porto e della polizia di Stato. Per ora la posizione del Viminale non cambia.