E’ morto Giuseppe Fraietta, il bambino di 6 anni e mezzo gettato dalla finestra al secondo piano dal padre nel disperato tentativo di salvarlo da un incendio divampato in casa, a Casella, Genova. La famiglia ha espresso la volontà di donare gli organi del piccolo.
Già sabato sera i medici avevano dichiarato la morte cerebrale del bambino. Troppo gravi i traumi cerebrali riportati nell’impatto. Ad autorizzare l’espianto la madre, Vincenza Sansone, ricoverata con lievi ferite ma in stato di choc.
La donna ha concesso il benestare dal letto dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Il marito 49enne, Alessio Fraietta, è ancora in coma all’ospedale Galliera di Genova dopo che anche lui si è lanciato nel vuoto per scampare alle fiamme. L’uomo è in stato di coma farmacologico a causa dei problemi cardiovascolari legati alle ferite e alla ustioni sul 20% del corpo.
Intanto si indaga per capire le cause dell’incendio. La pista principale porterebbe alla stufa a legna, munita di una caldaia, che potrebbe essere stata modificata e che la famiglia Fraietta usava per riscaldare l’ abitazione.
Sotto la lente anche l’impianto elettrico. Gli inquirenti nelle prossime ore convocheranno il proprietario dell’abitazione per chiedergli se corrisponde al vero che la famiglia Fraietta gli aveva inviato alcune raccomandate per sollecitare la revisione dell’impianto elettrico e della canna fumaria.
Il magistrato, che indaga per omicidio colposo e lesioni colpose, ha disposto il sequestro della salma del bambino deceduto al fine di effettuare l’autopsia. Questo però senza fermare l’operazione di espianto degli organi del bimbo autorizzata dalla madre. Parenti e amici della famiglia sono sotto choc per l’immane tragedia.