26 Aprile 2024

Alla guida ubriaco, investe e uccide due ragazze. “Duplice omicidio”

Gaia e Camilla sono state investite da un suv guidato da Pietro Genovese. Aveva un tasso alcolemico nel sangue triplo rispetto alla norma

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Fiori e messaggi per Gaia e Camilla, le due ragazze sedicenni che hanno perso la vita dopo essere state investite su Corso Francia, Roma 23 dicembre 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Gaia e Camilla, le due ragazze morte investite lo scorso fine settimana, sono decedute per lo sfondamento della scatola cranica causato dall’impatto con l’auto guidata da Pietro Genovese. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia svolta oggi.

Sul corpo sono state trovate altre fratture ma non segni di trascinamento il che farebbe supporre che le due ragazze, che sono morte sul colpo, non sarebbero state colpite da altre auto. Alcuni presunti testimoni dell’investimento avevano ipotizzato, ieri, che dopo la prima auto le due ragazze fossero state colpite anche da altre vetture sopraggiunte.

La Procura di Roma ha infatti affidato l’incarico per effettuare l’autopsia sui corpi di Camilla e Gaia, le due minorenni morte la notte tra sabato e domenica perché travolte da una auto mentre attraversavano Corso Francia. L’atto istruttorio è stato disposto dal pm Roberto Felici, titolare del fascicolo in cui è indagato per omicidio stradale Pietro Genovese che era al volante dell’auto.

Intanto è comparso uno striscione che recita “Gaia e Camilla sempre con noi” sul viadotto della tangenziale a pochi metri dal punto di Corso Francia in cui sono morte le due sedicenni. Decine i mazzi di fiori lasciati sul luogo dell’investimento.

I risultati degli accertamenti tossicologici svolti su Pietro Genovese, il giovane di 20 anni indagato per omicidio stradale duplice per la morte di Gaia e Camilla, hanno rilevato un tasso alcolemico pari a 1,4 grammi per litro (per la normativa vigente è consentito mettersi alla guida con un tasso di alcolemia di massimo 0,5 g/litro) e la non negatività ad alcune sostanze stupefacenti.

“Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l’incidente che avevo subito”, ha affermato il padre di Gaia, una delle due ragazze morte investite la notte tra sabato e domenica in Corso Francia parlando con il suo legale, l’avvocato Giovanni Maria Giaquinto.

“Voglio giustizia, non vendetta”, ha invece riferito la mamma di Camilla, al suo legale, l’avvocato Cesare Piraino. “Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto – spiega il penalista -. Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda. Attendiamo i risultati dell’esame autoptico, verrà svolto un esame esterno delle salme, per accertare la dinamica di quanto accaduto”.

“Lanciamo un appello a tutti: chiunque abbia ritrovato il cellulare di mia figlia Gaia lo consegni alle forze dell’ordine”. A dirlo la mamma di Gaia Von Freymann, che si è recata sul luogo dell’incidente a Corso Francia dove due notti fa la figlia e l’amica Camilla Romagnoli sono morte investite. “E’ un iphone 8 rosso, con la cover rossa – ha aggiunto – purtroppo Gaia quella sera non aveva con se’ la borsa, ma aveva tutto in tasca. Chiunque abbia ritrovato effetti personali delle ragazze per favore li riconsegni”.


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