
Milioni di persone tra studenti, prof e personale scolastico per inaugurare stamane il nuovo anno di scuola. Una riapertura che avviene dopo un lockdown durato 7 mesi a causa del covid. Non sono pochi i disagi nelle regioni che hanno aperto le aule.
Stringenti le misure che mettono a dura prova la psiche degli alunni, costretti al distanziamento e ad indossare le dannose mascherine, nonché per i docenti e dirigenti scolastici alle prese con le “norme” pazzesche del ministro Azzolina e del governo. A cominciare dai nuovi banchi di plastica che arrivano a singhiozzo, mentre si stanno gettando quelli buoni in legno perché non ritenuti idonei dal Cts e dal super commissario Arcuri.
Mancano non solo circa centomila prof, coi precari al momento abbandonati al loro destino, ma anche strumentazioni didattiche e di supporto. Insomma, un giorno drammatico, l’inizio, eppure il governo ha avuto mesi e mesi di tempo per organizzare tutto nel migliore dei modi.
In Liguria, per l’assenza dei banchi i bambini hanno iniziato le lezioni stando seduti in ginocchio. E’ incredibile ma vero. “Cara Azzolina, – scrive il governatore Giovanni Toti sui social postando la foto – questi sono gli alunni di una classe genovese che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici. I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo. Lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla Direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia”.